venerdì, 01 agosto 2025
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A Ca’ Tron un pezzo di Provenza con “La grande casa rosa”

La svolta imprenditoriale arriva una decina di anni fa: Claudia, moglie di Michele Rizza, decide di piantare un lavandeto di 500 piante nel retro dell’abitazione, dove prima c’era un vecchio vigneto. Inizialmente vende la lavanda essiccata; tempo due anni, impara a distillarla per conto proprio e ne ricava dell’ottimo olio essenziale, di cui scopre (e fa scoprire) i numerosi benefici naturali

Ci sono valori, tradizioni, risorse naturali e di famiglia, che in qualche modo segnano e forgiano i destini. Lo penso visitando “La grande casa rosa” di Ca’ Tron di Roncade, una realtà fondata e gestita dalla famiglia Rizza, che vive qui dal secondo dopoguerra, per la precisione dal 1953. Una famiglia di mezzadri come ce n’erano tante nelle nostre campagne, in questo caso fino al 1984.

La svolta imprenditoriale arriva una decina di anni fa: Claudia, moglie di Michele Rizza, decide di piantare un lavandeto di 500 piante nel retro dell’abitazione, dove prima c’era un vecchio vigneto. Inizialmente vende la lavanda essiccata; tempo due anni, impara a distillarla per conto proprio e ne ricava dell’ottimo olio essenziale, di cui scopre (e fa scoprire) i numerosi benefici naturali. “Avevo già una lunga esperienza di mercatini di hobbistica - racconta Claudia - avevo iniziato decorando i sassi, per poi passare a lavori di decoupage, a coppi decorati, a gufi e lavoretti in legno, cercando di anticipare le tendenze e i gusti della gente. Riuscivo a ricavarmi le mie soddisfazioni. Poi abbiamo aggiunto la lavanda, capendo che potevamo proporre ai clienti qualcosa in più, molto apprezzato”.

Nel frattempo, il padrone di casa, raggiunta la pensione, ha cominciato ad appassionarsi di apicoltura: dalle due arnie iniziali, oggi ne ha una trentina, dalle quali ottiene ottimo miele. Ci sono le varietà millefiori (le api succhiano i fiori dei campi che circondano l’azienda, in particolare nel lavandeto), l’acacia, il castagno, il tiglio. Con la cera d’api, le donne di casa producono invece candele naturali. Claudia, poi, nell’orto di casa, si occupa della coltivazione di erbe alimurgiche (rosmarino, salvia, erba cipollina, basilico, timo, maggiorana, coriandolo, origano, menta...), che raccoglie ed essicca attentamente, utilizzandolo per la produzione di sale aromatizzato, utile in cucina per insaporire carni, pesce e verdure. Negli ultimi anni, i Rizza coltivano a Ca’ Tron anche fiori edibili (ossia commestibili): essiccati opportunamente, diventano pot-pourri e profumambienti naturali, ma anche ingrediente per ottimi dolci e biscotti, oppure la base di infusi profumati.

Infine, “La grande casa rosa” da qualche tempo è ppl (piccola produzione locale), con tutto un disciplinare normativo da rispettare. “Questo riconoscimento - commenta Elena Rizza, figlia della coppia, che in azienda mette le proprie competenze di creativa e illustratrice, frutto degli studi universitari – ci ha consentito di fare un ulteriore passo, ospitando piccoli eventi (ad esempio serate musicali, sedute di yoga o pilates, laboratori creativi, merende genuine), con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente la nostra abitazione: una tipica casa rurale veneta, immersa nel verde della campagna trevigiana, con la parte residenziale e quella per gli animali. Oltre alle arnie, abbiamo un cane, il pollaio e due simpatici asinelli, Frodo e Sam. Cosa cerchiamo di fare? Di coniugare il benessere della natura, le cose genuine e sane, con l’accoglienza delle persone, aprendo le porte di casa nostra, con semplicità e gentilezza”.

La filosofia di “La grande casa rosa” è riassunta in una frase di introduzione ai canali social. “Ama ciò che ti è stato dato, rispettalo e, se puoi, miglioralo. In questo modo, darai vita ai tuoi sogni”.

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