giovedì, 08 maggio 2025
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Castelfranco: Alzheimer, arriva il centro diurno

La struttura sarà aperta tutti i giorni daale 8 alle 18.30, sono previsti i servizi di pranzo, cena e trasporto. Saranno anche attivati percorsi individuali per rallentare l'evoluzone della malattia. Si parte con 10 ospiti, si arriverà a 15.

E’ stata più volte annunciata e poi smentita nei fatti ma stavolta ci siamo: a fine mese, con ogni probabilità da lunedì 26, apre i battenti il centro diurno per demenze di Castelfranco adiacente alla casa di riposo Domenico Sartor. “Stiamo risolvendo le ultime questioni organizzative e di gestione con i primi 10 ospiti che frequenteranno la struttura e poi saremo operativi”, ribadisce Marta Ferrari direttrice del Centro anziani (ancora per un paio di mesi al massimo perché la scorsa settimana è stata formalizzata la nomina di Elisabetta Barbato, già dipendente del comune di Castelfranco e attualmente dirigente di quello di Portogruaro, non senza strascico di polemiche per gli esiti del concorso pubblico che l’ha vista ottenere l’incarico, ndr).
Il centro diurno sarà aperto tutti i giorni dalle 8 alle 18.30, sono previsti i servizi di pranzo, cena e trasporto. “L’autorizzazione all’esercizio è stata concessa dalla Regione per 15 posti - precisa Ferrari -; si parte con 10 ospiti provenienti da tutta la castellana, con la possibilità di scegliere se frequentare la struttura tutti i giorni o a giorni alterni”.
Inaugurato oltre un anno e mezzo fa, dopo che i lavori sono andati avanti a singhiozzo per oltre un decennio, consta di 1.500 metri quadrati costruiti ex novo accanto al centro anziani Domenico Sartor. Questo servizio si propone come intervento assistenziale e terapeutico rivolto a coloro ai quali viene diagnosticata la demenza, nel momento in cui è ancora possibile attivare azioni di contrasto del decadimento cognitivo. Non saranno dunque offerti solo socialità e progetti educativi, ma saranno attivati percorsi individuali per rallentare l’evoluzione della malattia. Inoltre rappresenterà una reale opportunità di sollievo per le famiglie.
Nei giorni scorsi qualche polemica è nata sui costi della frequenza al nuovo Centro. “Non abbiamo ancora l’accreditamento da parte della Regione - spiega Ferrari -, e perciò per ora non viene riconosciuta la quota sanitaria. Confidiamo possa arrivare per la fine dell’anno”. Questo significa che per ora il costo giornaliero è di 42 euro (sarà 36 quando la struttura verrà accreditata) “come molti altri servizi del Centro anziani Sartor - ribadisce la direttrice -. Nei casi di impossibilità a sostenere la retta ci si rivolge al Comune, secondo le prassi consolidate”. (Francesca Gagno)

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