Penso che molti, come me, siano rimasti inizialmente un po’ sorpresi dalla elezione al pontificato del...
Don Enrico Cavallin a Castelminio: al centro la preghiera
Preghiera, Eucaristia, adorazione, confessione. Questi sono i punti che il nuovo parroco ha dichiarato fondamentali domenica 25 settembre, in occasione della messa d’ingresso nella parrocchia di Castelminio.

Spesso i gesti sono più loquaci delle parole. E quel mazzo di rose candide, donato dalla comunità di Castelminio ai genitori di don Enrico Cavallin, nuovo parroco di Castelminio e San Marco di Resana, ha rivelato una sincera gratitudine per il dono del nuovo parroco. È successo domenica 25 settembre in occasione della messa d’ingresso di don Enrico nella parrocchia di Castelminio, da lui presieduta insieme a mons. Mauro Motterlini e al parroco di Resana don Giuliano Comelato.
Nel commentare il Vangelo di Luca, don Enrico ha sottolineato come alla fine di tutti i patimenti trascorsi in vita, il povero Lazzaro riceva la gioia, al contrario dell’uomo ricco in vita. “Fa tanto male credere alla felicità materiale eterna: illude che il tempo si fermi – ha affermato don Enrico durante l’omelia. - Dio, invece, dà tesori molto più grandi, beni eterni: l’amore e la carità. Io, come sacerdote, sono chiamato non a distribuire beni materiali, ma soprattutto ricchezze e beni eterni. Dio non desidera che sopravviviamo, ma che viviamo, nel senso pieno. Dobbiamo dunque pregare per risvegliarci e per ignorare le tentazioni: a noi sembra di stare bene così. In realtà il prossimo rappresenta la nostra via di salvezza. Lazzaro era l’unico strumento che avrebbe potuto poteva cambiare la vita del ricco, ma così non è stato”.
L’importanza della preghiera viene ribadita da don Enrico anche al termine dell’Eucaristia, nel descrivere i principali punti del suo mandato, “affinché tutte le opere che facciamo possano ben riuscire secondo la volontà di Dio”. E continua: “Un secondo aspetto è l’Eucaristia, dobbiamo imparare a vivere la messa, lottando contro l’abitudine e l’esteriorità. Fondamentali anche l’adorazione e la confessione, che ripuliscono corpo e anima, restituendoci occhi limpidi per incontrare Gesù”.
Obiettivi ambiziosi, da raggiungere con la guida del giovane, nuovo pastore, che ha affermato commosso: ”Voi segnerete una tappa del mio percorso personale. Per ognuno di voi c’è posto nel mio cuore”.