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Monastier. premio Giovanni Paolo II a Francesco Benazzi e don Dante Carraro

Il riconoscimento è stato assegnato per “aver tutelato e promosso la Sacralità della vita in armonia con i principi cristiani e i valori ereditati dalla dottrina sociale della Chiesa cattolica”

Francesco Benazzi, Direttore Generale dell’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana, e don Dante Carraro, Direttore di Medici con l’Africa (Cuamm), sono stati insigniti ieri, 22 ottobre 2025, a Monastier, del prestigioso Premio Internazionale Giovanni Paolo II dell’Associazione socioculturale ad indirizzo artistico “Aglaia” di Scafati (Sa) con il patrocinio dell’Unci di Treviso, Udine e Roma. Il riconoscimento è stato assegnato per “aver tutelato e promosso la Sacralità della vita in armonia con i principi cristiani e i valori ereditati dalla dottrina sociale della Chiesa cattolica”.

La cerimonia si è svolta presso il Centro Servizi “Villa Delle Magnolie” alla presenza del commendatore Gianni Bordin presidente dell’Unci (Unione Cavalieri d’Italia) di Treviso e organizzatore dell’evento trevigiano. Erano presenti numerosi medici dell’ospedale di Treviso e del Cuamm. Oltre al sindaco di Monastier, Paola Moro, hanno partecipato anche importanti rappresentanti delle istituzioni ospitanti, a partire dal Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” e dal Centro Servizi Villa delle Magnolie. Tra questi, l’Amministratore Delegato Cavaliere Gabriele Geretto, il Presidente Massimo Calvani, il Direttore Sanitario Dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, il direttore del Centro Servizi il dottor Flavio Ogniben con la Fondatrice di Villa delle Magnolie e Vice Presidente dell’associazione Around Us Onlus che opera in Africa, Manuela Calvani che hanno patrocinato l’evento.

La manifestazione, che quest’anno ha celebrato il suo ventennale, si conferma un appuntamento di particolare importanza nazionale e internazionale. Il premio è stato istituito in ricordo e in onore del Santo Pontefice per premiare personalità che si sono distinte nelle loro azioni per la tutela e la promozione della Sacralità della Vita in armonia con i principi cristiani della Chiesa Cattolica. Tra le figure eccezionali premiate in passato si ricordano Papa Benedetto XVI e Papa Francesco, ricevuti in udienza privata rispettivamente nel 2007 e nel 2018.

L’evento si è aperto con la messa, presieduta proprio da Don Dante Carraro, che ha concelebrato con mons. Luigi Dal Bello, parroco di Monastier, con il Vescovo emerito della diocesi di Belluno-Feltre Mons. Giuseppe Andrich, don Renato Gazzola, padre Peter Popoola dalla Nigeria e padre Maurizio Boa missionario di Around Us Onlus in Sierra Leone. Subito dopo i saluti del commendatore Bordin, sono stati conferiti i premi.

A Francesco Benazzi, attuale Direttore Generale dell’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana, il riconoscimento è andato per un percorso professionale “sempre sostenuto dalla sua vocazione verso la medicina e a una cura incondizionata verso il prossimo”, cita la motivazione. Laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Igiene e Medicina preventiva, Benazzi ha ricoperto ruoli di vertice in diverse Ulss venete. Il Comitato d’Onore ha evidenziato in particolare il suo contributo durante la crisi sanitaria, sottolineando come abbia “combattuto in trincea durante la Pandemia e ha diretto situazioni al limite della gestibilità”. Inoltre, il suo impegno – hanno sottolineato gli organizzatori – travalica i confini nazionali: nel 2011 ha portato a termine il Progetto Progress, realizzando un Ospedale dedicato a santa Bakhita a Natitingou, in Benin (Africa).

A don Dante Carraro, cardiochirurgo al Servizio dell’Africa e Direttore di Medici con l’Africa (Cuamm), il premio è stato conferito per essersi distinto come figura poliedrica: originario di Mellaredo di Pianiga (Venezia), è un prete diocesano di Padova, ma anche un medico chirurgo, specializzato in cardiochirurgia prima di essere ordinato sacerdote nel 1991. Dal 2008, dirige il Cuamm, l’organizzazione che da 70 anni opera nella cooperazione sanitaria in otto Paesi africani. Il suo stile di vita è stato descritto dalla giuria come quello di un uomo che è “medico e prete felice e l’Africa è come una figlia”, che “cura le popolazioni più povere, ha un sorriso che conquista”. Ispirato da Martin Luther King, Don Carraro “spera che gli africani, soprattutto i giovani, possano recuperare la propria dignità, quella che cercano con tanta speranza”.

Un terzo riconoscimento è andato poi al prof. Thomas Hong-Soon Han, professore ed economista sudcoreano, noto in particolare per essere stato Ambasciatore della Corea del Sud presso la Santa Sede (Città del Vaticano) dal 2010 al 2013.

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