In particolare, di fronte alle autorità belghe, il Pontefice, oltre a ritornare sullo scandalo degli...
Percorso sui diritti dei bambini a Nervesa
Nella scuola parrocchiale dell’infanzia Monumento ai caduti di Nervesa della Battaglia i piccoli, accompagnati dagli insegnanti, hanno iniziato a comprendere i contenuti della Convenzione Onu firmata dall'Italia trent'anni fa. I lavori sono stati esposti in biblioteca comunale
In un percorso gioioso, i bimbi della scuola parrocchiale dell’infanzia Monumento ai caduti di Nervesa della Battaglia, guidati dalle insegnanti, hanno iniziato a comprendere che per loro ci sono dei diritti sanciti dalla Convenzione Onu sottoscritta dall’Italia trent’anni fa, nel 1991.
Così, hanno messo nero su bianco i più idonei a essere assimilati: il diritto all’amicizia, all’informazione, ad avere una mamma e un papà, di poter esprimere la propria opinione. Li hanno capiti eccome, visti gli elaborati che con orgoglio hanno esposto all’esterno della biblioteca comunale venerdì 19 novembre, dopo un incontro con Chiara Ghirardello, che a nome dell’Unicef ha fatto dono di una Pigotta, bambola di pezza fatta a mano, e a ognuno ha consegnato un libricino sui diritti dell’infanzia.
Hanno conquistato la piazza principale, hanno ottenuto lo spazio nella comunità che spetta loro perché sono, è vero, gli adulti di domani, ma soprattutto le persone di oggi. Per l’evento, avevano desiderato la presenza di genitori e nonni: e presenza c’è stata a ratificare che gli adulti riconoscono il loro diritto a essere ascoltati e protetti.
Le precauzioni necessarie anti Covid hanno costretto una piccola folla, telefoninino alla mano per la foto ricordo, ad attenderli all’uscita della biblioteca.
“Non ci aspettavamo tanto pubblico in una giornata lavorativa - commenta la direttrice della scuola, Monica Favero - e questo ci ha fatto molto piacere. I bimbi erano entusiasti ed emozionati”.
Ed emozionato era il pubblico adulto, quando le loro voci limpide hanno intonato una canzoncina.
“Il canto - continua Monica Favero - aveva una musicalità allegra, le parole però presentavano tutt’altra realtà. Naturalmente sono state spiegate e i bimbi ne hanno capito il senso e la tristezza”.
In una delle illustrazioni esposte c’è l’articolo 17 che recita: “Ogni bambino ha il diritto di ricevere le informazioni che può capire”, informazioni semplici che riguardano il quotidiano, quelle più complicate che l’adulto può rendere comprensibili, quelle dolorose che raccontano drammi di coetanei.
Quella di venerdì è stata soltanto una tappa del percorso educativo della scuola paritaria Monumento ai caduti, un percorso ancora lungo e interessante.
“Avvieremo una raccolta fondi sia per Unicef che per Caritas, cercheremo così di aiutare i bambini i cui diritti non vengono rispettati”, conclude la direttrice.
A breve i piccoli avranno un incontro con i padri della Consolata per ascoltare le loro testimonianze sulla povertà e sulla sofferenza in terre nemmeno tanto lontane.