sabato, 06 settembre 2025
Meteo - Tutiempo.net

Superstrada delle vacanze

Come testimoniano le frequenti code, la Pedemontana inizia a essere molto utilizzata durante l’estate dagli stranieri in viaggio verso le località balneari. Ma nessuno ci aveva pensato e i problemi sono tanti

Facciamo fatica a capirci, sia per la distanza fisica, che per la lingua. L’uomo salta da un varco all’altro della barriera di Spresiano, sulla Superstrada pedemontana veneta, in mano 10 euro. È sceso dal suo camper, la sbarra non si alza, non riesce a pagare il pedaggio: tra l’altro, ha preso netto il varco dedicato al Telepass. Parla francese, gli grido che deve premere il pulsante dell’assistenza, non c’è nessun operatore fisico ai caselli, sono tutti ad “alta automazione”. Una super efficienza che si trasforma in un calvario, per i turisti che in massa, ormai, hanno eletto la Spv, strada del mare, per chi arriva da Austria, Germania, Svizzera.

Infatti, quando in maniera abbastanza avventurosa e pericolosa raggiungo Pierre, mi dice di essere svizzero, forse è arrivato dalla A4 e il navigatore gli ha “consigliato” di salire sulla Spv a Montecchio, per trovare meno traffico e raggiungere Lignano. Infatti, basta risalire verso Conegliano e prendere la A28. Un tracciato che evita le maggiori città venete e, quindi, i pericoli e i lavori del tratto “maledetto” dell’A4 tra Veneto e Friuli.

Dietro, intanto, si è formata una colonna lunghissima, che coinvolge anche gli utenti Telepass; la corsia si restringe a circa un chilometro dalla barriera, e gli altri autisti non si rendono conto delle difficoltà di Pierre.

Il caso è certamente particolare, ma è lo specchio delle difficoltà che incontrano i turisti tedeschi, austriaci e probabilmente fiamminghi. In molti arrivano dalla Valsugana, entrano in Spv a Bassano Est e confluiscono sull’A27, per dirigersi, il più delle volte, verso le località balneari. Chi se l’aspettava che la Spv, tanto contestata, diventasse la strada per le vacanze. A mente fredda si poteva anche immaginare, dato che dalla A27 si può andare verso Jesolo, Caorle, oppure risalire sulla A28 e andare a Bibione e Lignano, o ancora più a est, fino alla Croazia.

Di certo, non ci avevano pensato i progettisti che, nel contesto del già cervellotico sistema dei pedaggi italiano - autostrada che vai tariffa che trovi - hanno puntato sul traffico pendolare e locale, un traffico di attraversamento rapido, con caselli frequenti e automatizzati: ottimo per chi ha il Telepass, per molti altri, una trappola tecnologica. Si pensi che a Spresiano inserisci il biglietto, paghi per il tratto Spv e poi devi attendere un altro biglietto per pagare la A27. Stupefacente che non si potesse pagare in altro modo o conteggiare automaticamente i percorsi di competenza delle due autostrade, come, peraltro, già avviene alla confluenza con l’A4, a Montecchio Maggiore.

In Europa basta una vetrofania, come nel caso della Svizzera o dell’Austria. In altri casi, come Germania e Belgio, le autostrade sono gratuite. Più simili a noi, solo i francesi. Il Telepass, che doveva rendere tutto più fluido, non è accessibile agli stranieri: anche noi, del resto, dobbiamo fare un abbonamento, installare la cassettina e passare dopo il bip. Questo sistema non tiene conto di chi usa saltuariamente l’autostrada, come appunto gli stranieri, che altrimenti sono costretti con la moneta o con le carte - non sempre accettate - a pagare al casello, annullando i vantaggi dell’“alta automazione”.

Giorni fa, la società Telepass ha annunciato il sistema “Grab & Go”, per chi utilizza saltuariamente l’autostrada, ma il costo della sola attivazione è di ben 14,90 euro più 29,90 per l’acquisto del dispositivo. Anche il sistema Pay for use comporta la spesa di 10 euro per l’attivazione, e poi si paga un euro al giorno quando utilizzato. Insomma, strumenti non proprio economici, ma quello che blocca di più lo straniero è la complessità dell’attivazione. Chi va in vacanza, ha già tanto da pensare, per star lì a guardare il sito Telepass e fare questa complessa operazione; tra l’altro, il sito è solo in italiano e in inglese.

Servirebbe pensare a qualcosa di semplice, magari una app sul cellulare da installare quando si va in vacanza e togliere a fine vacanza. Servirebbe essere un po’ più accoglienti verso gli stranieri e chi viene in vacanza da noi.

La Pedemontana si candida a diventare la nuova via del mare. Ma se non impara a parlare anche le lingue dei turisti, rischia di restare una superstrada a mezzo servizio.

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
10/04/2025

Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...

TREVISO
il territorio
05/09/2025

È un ritorno molto gradito, anche quest’anno a Treviso, quello dell’Alzheimer fest, una vera e propria...