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Ecco il nuovo piano parcheggi del Comune di Treviso

Cantarane, Pattinodromo, Foscolo e Dandolo i punti focali per 510 nuovi stalli e un investimento di 18,5 milioni, di cui 5 dalle casse del Comune, per arrivare a chiudere tutti i lavori entro il 2028. I dettagli e le domande irrisolte
30/09/2025

Sulla storia infinita dei parcheggi a Treviso, pare sia stato messo un punto definitivo. L’accordo con Parcheggi Italia per il nuovo piano parcheggi cittadino andrà in Consiglio comunale entro la fine di ottobre, ma intanto è stato chiuso con delibera; a novembre l’accordo verrà perfezionato e si partirà con il 2026. Cantarane, Pattinodromo, Foscolo e Dandolo i punti focali per 510 nuovi stalli e un investimento di 18,5 milioni, di cui 5 dalle casse del Comune, per arrivare a chiudere tutti i lavori entro il 2028. Intanto in questi giorni torna attivo (e gratuito, per ora) il Miani Park, in attesa di decidere se continuare con la gestione diretta o metterlo a gara.

Pattinodromo e Cantarane

Il pattinodromo resterà tale e quale, salvo un riassetto degli stalli a raso e una riqualificazione che manterrà sostanzialmente invariati i suoi 360 posti (salvo una decina persi per un po’ di verde e miglioramento viario). Il grande cambiamento è nel fatto che saranno stalli a pagamento. Il costo stimato è di 2,5 milioni di euro e i lavori si svolgeranno nell’arco del 2028. Per quanto riguarda il Cantarane in via Nazario Sauro, a pochi passi dal Duomo, sarà effettivamente creata una struttura “leggera” in sopraelevazione, che porterà gli stalli da 100 a 200, con un investimento di Parcheggi Italia di 9 milioni di euro. Si prevedono 18 mesi di lavori in partenza entro il 30 settembre 2026 (dunque pronto per la fine del 2027).

Via Dandolo e via Foscolo

A San Zeno, zona delicatissima che progetta di diventare nodo intermodale grazie alla convergenza di stazione, autostazione e velostazione, il Comune ha avanzato la manifestazione d’interesse per l’acquisizione dell’area in via Dandolo sulla quale realizzare il nuovo parcheggio da 150 posti. Si aspetta solo di capire le modalità di acquisizione, dopodiché con un investimento di 2 milioni di euro si prevede la realizzazione del parcheggio entro il 31.12.2027, considerando demolizioni e sistemazione dei parcheggi a raso. Dall’altra parte della città, in via Foscolo (zona stadio comunale), si conferma il progetto di una struttura “leggera” in sopraelevazione che aumenterà i 200 stalli attuali a 460 (ed è valutabile anche l’aggiunta di un ulteriore piano). L’iter prevede una gara appalto integrato per Progetto esecutivo e lavori entro il 30.06.2026, infine la realizzazione del parcheggio entro fine 2027, con un investimento di 5 milioni da parte dell’amministrazione comunale. In questo caso, tutti i posti auto saranno gratuiti.

Dal Negro e Park Vittoria

Il Comune starebbe progettando anche l’acquisto da privato a gestione pubblicistica di stalli del parcheggio Dal Negro, alla porta sud della città: questa mossa potrebbe ulteriormente aumentare in breve tempo l’offerta parcheggi. Ma il Park Vittoria resta nell’orizzonte delle possibilità: l’assessore alla mobilità Andrea De Checchi spiega che l’amministrazione ha acquistato la progettazione da Parcheggi Italia per valutare in un secondo momento un nuovo progetto e avviare una nuova procedura di gara. L’interrato sarà quindi ripreso in considerazione, ma solo dal 2029, quando il piano parcheggi Cantarane-Pattinodromo-Dandolo-Foscolo sarà realizzato e sarà dunque possibile valutare le nuove necessità della città.

Domande irrisolte

“Non è il piano parcheggi di Manildo” e “il piano parcheggi di Manildo era fallimentare” sono le due frasi ripetute più spesso durante la presentazione del progetto, anche se il piano proposto dall’allora amministrazione di centrosinistra proponeva di lavorare sul Cantarane e sul Pattinodromo (che, però, si immaginavano interrato) e di abbandonare Park Vittoria. “Con questo accordo Treviso compie un passo fondamentale per il potenziamento dei parcheggi, coniugando sostenibilità economica, funzionalità e una visione di sviluppo a lungo termine per la città” ha dichiarato De Checchi. Se ci si chiede perché allora ci si sia impuntati per sette anni (senza contare l’altra decina di anni sempre in capo alla Lega) su Park Vittoria, la risposta è che il Covid ha fatto perdere tempo e altrettanto tempo ci è voluto per convincere Parcheggi Italia a rinunciare ai 2,6 milioni “bloccati da Manildo sul Pattinodromo e che noi investiremo in via Foscolo”. Va da sé che il piano parcheggi abbia ricadute fondamentali sulla città, perché apre alla possibilità di creare nuove ztl e aree pedonali, nonché di aumentare gli stalli per i residenti. “Noterete che tutti i parcheggi proposti sono fuori mura: cominciamo ad abituare le persone a tenere le auto fuori dal centro” ha dichiarato il sindaco Conte, e De Checchi ha sottolineato che “i nuovi parcheggi corrispondono alle fermate dell’e-Brt” (il bus elettrico che sembra un tram). Ma allora perché tenere Park Vittoria ancora sul piatto?

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