giovedì, 31 luglio 2025
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A Mirano la ripartenza di Aclicoop con i disabili

La cooperativa sociale segue ben 200 persone nel territorio, dando lavoro a 150 operatori

“Vogliamo farci conoscere sul territorio presentando le nostre attività che ci vedono impegnati in tutto il Miranese in aiuto alle persone con disabilità per una nuova ripartenza. Il Covid ci ha rallentati ma non fermati”.

Spiega così Mattia Zanetti, dell’Ufficio raccolta fondi e Comunicazione della cooperativa Aclicoop di Mirano, il nuovo sviluppo della cooperativa sociale che segue ben 200 persone del Miranese, dando lavoro a 150 operatori.

Aclicoop è nata oltre 35 anni fa e si occupa di promuovere spazi di inclusione sociale per le persone con disabilità o in condizioni di fragilità. Sul territorio segue due centri diurni per persone con disabilità a Scaltenigo e Peseggia di Scorzè, tre centri diurni occupazionali tra Mirano e Salzano, due comunità alloggio a Mirano e Salzano, due centri educativi ricreativi diurni a Spinea e un gruppo appartamento a Mirano.

Tra le altre progettualità, vi sono l’assistenza domiciliare, il sostegno scolastico, l’attività assistita con animali e i centri estivi. I servizi sono autorizzati all’esercizio e accreditati dalla Regione del Veneto e la loro gestione fa riferimento a quanto previsto dall’Ulss 3 Serenissima.

Alle 9 del mattino la sede di Mirano è attiva più che mai. Arrivano i pulmini con gli ospiti pronti per una nuova giornata di attività. “Il nostro obiettivo - spiega Zanetti - è quello di aprirci sempre più al territorio in un’ottica inclusiva e di miglioramento di vita dei nostri assistiti valorizzando le potenzialità di ognuno”. Proprio questo è il criterio adottato dal settore artigianale con la “Linea Artigianale MagaMagò”. Qui vengono realizzate bomboniere, confezionate agende, collane e oggettistica varia utilizzando appositi materiali quali: cuoio, pelle, carta, cartoncino, stoffe. In un’altra zona altri ospiti inscatolano varie tipologie di colori commissionate da ditte del territorio.

“Ogni persona è specializzata in alcune mansioni in base alle proprie abilità”, spiega l’operatrice Maria Luisa Cheli. Causa Covid i vari laboratori e relativi partecipanti sono stati divisi in aree ben definite. E ancora: nella sede di Salzano attraverso sei telai vengono realizzati tessuti di vari colori e formati, nonché sciarpe pronte per essere vendute. In ogni centro vengono anche proposte oltre ad attività manuali, anche attività laboratoriali e creative.

Anche nella sede di Salzano che si trova di fronte alla scuola primaria San Giovanni Bosco il clima è sereno e allegro.

“In attesa che si possa ricominciare, riattiveremo il nostro progetto che prevede l’incontro dei bambini e ragazzi con gli utenti - spiega Annalisa Gatto coordinatrice del centro Tangram 1 di Salzano -. Lo scopo è quello di far capire che la disabilità può essere portatrice di competenze, per esempio i bambini verranno affiancati dagli utenti e gli insegneranno a realizzare dei portachiavi o dei segnalibro”.

“In questo momento, più che mai, cerchiamo aiuti e collaborazioni - conclude Mattia Zanetti -. A breve partiremo con una raccolta fondi per acquistare materiale utile per i nostri centri. Abbiamo per esempio, necessità di due gazebo per l’esterno del centro di Peseggia e Spinea, arredi come tavoli e sedie. Per la nostra linea artigianale abbiamo necessità di reperire una fustellatrice per lavorare il cuoio e di una tagliacartone. Chi ci vuole aiutare lo può fare in diverse forme, per esempio destinando il cinque per mille dell’Irpef scrivendo il seguente codice fiscale 01922320278. Infine, nel nostro sito www.aclicoop.com si possono trovare tutti i contatti utili”.

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