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Elezioni regionali: quando e come si vota

Seggi aperti domenica (7-23) e lunedì (7-15)
20/11/2025

Domenica 23 e lunedì 24 novembre si vota, in Veneto, per le elezioni Regionali, così come in Campania e in Puglia. Ecco una rapida “guida” per il voto. I veneti chiamati alle urne sono 4 milioni e 463.939.

I candidati

Si vota per eleggere direttamente il presidente del Veneto e il nuovo Consiglio regionale. I candidati per la presidenza sono cinque, e le liste che si presentano per il Consiglio regionale sono sedici. In dettaglio: Alberto Stefani, 32 anni, leghista, candidato di tutto il centrodestra e appoggiato da sei liste (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Unione di centro, Noi moderati, Liga Veneta Repubblica): Giovanni Manildo (Pd), 56 anni, sostenuto da tutto il centrosinistra (Partito democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento Cinque stelle, Volt Europa, Civiche venete, Uniti per Manildo, cioè la cosiddetta “casa riformista”, Pace salute lavoro, con, al suo interno, Rifondazione comunista). Quindi, Fabio Bui, 56 anni, con Popolari per il Veneto, Riccardo Szumski, 73 anni (Resistere Veneto) e il torinese Marco Rizzo, 66 anni (Democrazia sovrana e popolare).

Il nuovo Consiglio

Il Consiglio regionale sarà composto da 51 seggi. Di questi, 9 sono eletti rispettivamente nelle province di Venezia, Padova, Treviso, Vicenza e Verona; 2 a Rovigo e Belluno; i restanti due sono il presidente e il secondo più votato tra i candidati presidente (ed è questo il motivo che consente a un candidato presidente di presentarsi, pure, nelle liste per il Consiglio). Per entrare in Consiglio, c’è uno sbarramento del 3% per le liste, e del 5% per le coalizioni.

Gli orari

Le sezioni elettorali sono aperte domenica 23 novembre, dalle 7 alle 23, e lunedì 24 novembre, dalle 7 alle 15. Per votare, ciascun elettore deve esibire la tessera elettorale e la carta d’identità, oppure un altro documento di riconoscimento personale con fotografia.
Gli uffici elettorali di tutti i Comuni restano aperti, per il rilascio delle nuove tessere elettorali, per gli elettori che le debbano rinnovare (per esempio, perché hanno esaurito gli appositi spazi, oppure in caso di cambio di residenza o di smarrimento).

Come si vota

Si vota tracciando un segno o solo sul nome del candidato presidente, o solo sul simbolo della lista prescelta (il voto andrà anche al candidato presidente collegato), o anche apponendo una croce sia sul candidato che sulla lista prescelti; o, ancora, scegliendo un candidato presidente e un simbolo non a lui collegato. Quest’ultimo caso, è quello che viene chiamato “voto disgiunto”.

A fianco della lista prescelta, possono essere attribuite due preferenze relative ai candidati consiglieri, purché facenti parte della medesima lista e di genere diverso (si tratta di quella che viene definita “doppia preferenza di genere”).

Lo scrutinio

Lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi, lunedì 24 novembre, alle ore 15. I risultati per i candidati presidenti saranno già noti, quasi certamente, in serata, mentre per i nomi dei consiglieri regionali si dovrà attendere qualche ora in più.

Il riparto dei seggi

Per la suddivisione dei seggi all’interno del Consiglio regionale, scatta, anzitutto, il premio di maggioranza. Se la coalizione che sostiene il Presidente eletto supera il 40% dei voti, ha diritto ad almeno il 55% dei seggi. Se supera il 50%, la quota sale al 60%. Sopra il 60%, si procede a livello proporzionale, ma tenendo conto che la coalizione arrivata seconda non può avere meno del 35% dei seggi, così da poter esercitare un’opposizione effettiva. In secondo luogo, scattano gli sbarramenti, già in precedenza illustrati. In linea generale, al di là di premi e sbarramenti, i seggi vengono ripartiti in modo proporzionale, dapprima per ciascuna provincia, e, poi, a livello regionale, per dare rappresentanza alle liste meno votate, attraverso il cosiddetto meccanismo dei “resti”.

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