sabato, 02 agosto 2025
Meteo - Tutiempo.net

Viabilità in Veneto: il federalismo (stradale) finisce qui

Il piano di “rientro”: importanti strade, anche nella Marca, tornano sotto la gestione dell’Anas

A distanza di oltre vent’anni dall’avvio del cosiddetto federalismo stradale, il Veneto ha completato il rientro della propria rete viaria principale nell’alveo della gestione nazionale. Un percorso avviato formalmente con una convenzione firmata a fine 2022 tra Regione, Anas e le Province di Belluno, Treviso e Verona, che ha chiuso una fase caratterizzata da frammentazione delle competenze e crescente difficoltà di manutenzione.

Il decentramento era partito nel 2001, con il trasferimento di circa metà della rete Anas alle Regioni e, successivamente, alle Province. Un’operazione pensata per responsabilizzare gli Enti locali e avvicinare la gestione alle comunità, ma che, negli anni, ha mostrato limiti strutturali: tagli di bilancio, scarsa capacità di investimento e aumento dei carichi gestionali hanno portato molte Province sull’orlo dell’insostenibilità, specie nei territori montani e marginali.

Nel decennio successivo, con la progressiva riduzione dei trasferimenti statali, molte Amministrazioni hanno segnalato la difficoltà di garantire la manutenzione ordinaria e la sicurezza della rete, spesso composta da tratti critici esposti a rischio idrogeologico. A partire dal 2017, il Ministero delle Infrastrutture ha avviato il piano nazionale “Rientro strade”, con l’obiettivo di reinternalizzare oltre 6 mila chilometri di arterie, ritenute strategiche. Il quadro normativo è stato, poi, definito con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 novembre 2019, che ha stabilito le condizioni per la riclassificazione delle strade, da regionali o provinciali, a statali.

Nel caso veneto, il passaggio è stato regolato da una convenzione approvata dalla Giunta regionale il 31 dicembre 2022, che ha coinvolto anche le tre Province interessate. Oggi, a luglio 2025, il nuovo modello è entrato a regime. L’accordo ha previsto che Anas riprenda in particolare per Treviso la gestione della Cadore - Mare, oggi strada provinciale 15.

L’obiettivo è superare la frammentazione ereditata dal federalismo, senza rinunciare alla presenza capillare delle strutture locali. Il nuovo modello consente una programmazione pluriennale degli interventi, una maggiore continuità nella manutenzione e una rete di responsabilità più definita. La rete veneta rientrata sotto competenza statale e regionale copre arterie considerate prioritarie per il traffico regionale e interregionale.

Per ora, il ritorno sotto la copertura finanziaria dell’Anas ha consentito di riattivare numerosi cantieri, sbloccare interventi sospesi e pianificare manutenzioni finora rinviate.

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
10/04/2025

Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...

TREVISO
il territorio