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Al Ca’ Foncello la nuova sede del Consultorio familiare
All’ospedale Ca’ Foncello di Treviso il 17 dicembre c’è stata un’inaugurazione molto attesa: dopo l’incendio alla sede di via Montello dello scorso aprile 2025 (la cui matrice dolosa non è ancora stata confermata, secondo quanto dichiarato dal direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi), il Consultorio familiare e il Servizio età evolutiva hanno una nuova sede. Con l’occasione aumentano anche servizi e professionisti impiegati per rispondere alle necessità di un territorio sempre più fragile. Tutti gli uffici, ad oggi, sono già operativi nella nuova sede, ingresso nord edificio 11B, che è costata all’Ulss 2 775 mila euro di lavori tra arredi, condizionamento, messa a norma e ristrutturazione.
La nuova sede
Da aprile i servizi offerti dai due presidi territoriali si sono sparsi in sedi Ulss di tutta la provincia, con tutte le difficoltà del caso. Da questo mese, invece, le famiglie e i cittadini potranno recarsi al primo piano dell’edificio 11B del Ca’ Foncello, entrando dalla portineria nord e seguendo il percorso E: il Servizio età evolutiva si è trasferito la prima settimana di dicembre, il Consultorio familiare la seconda. L’approvazione, da parte dei medici e degli operatori impiegati, sembra unanime: rispetto agli ultimi mesi e anche rispetto alla storica sede di via Montello, la nuova sede sembra avere una distribuzione più funzionale degli spazi e sembra essere più vivibile da un punto di vista della temperatura (in inverno, ma presumibilmente anche in estate). In termini di stanze e metri quadri, sembrano non esserci variazioni, mentre l’aspetto risulta inevitabilmente “un po’ più ospedaliero”. La logistica, inoltre, sembra premiare la scelta del Ca’ Foncello rispetto a via Montello: la presenza di alcuni parcheggi riservati, la maggiore facilità di raggiungimento (da non sottovalutare il ponte pedonale che permette l’accesso da Fiera), il collegamento con i mezzi pubblici. Fatica a contenere la gioia Nicola Michieletto, direttore dell’Uoc Infanzia, Adolescenza e Famiglia e Consultori dell’Ulss2, che parla di “spazi finalmente adeguati” e di “condizione per noi eccezionale”.
I servizi
Il Consultorio familiare offre assistenza psicologica, sociale e sanitaria alle famiglie, con servizi che spaziano dalla contraccezione alla preparazione alla nascita, dal supporto agli adolescenti alla mediazione familiare, fino agli interventi su mandato dell’Autorità Giudiziaria. Il servizio è composto da 2 medici ginecologi, 8 ostetriche, 2 psicologi, 3 assistenti sociali, 3 educatori e 1 amministrativo. Nel Servizio età evolutiva opera una équipe multi-professionali costituite da neuropsichiatri infantili, foniatri, psicologi, educatori professionali, neuropsicomotricisti, logopedisti e assistenti sociali. Gli utenti sono minori 0-18 in difficoltà (affidi o comunità), con disabilità o problemi psicofisici.
L’assistenza
Con l’occasione l’Ulss 2 ha rilasciato alcuni dati relativi all’assistenza. Tra gennaio e novembre 2025, il Servizio età evolutiva ha erogato quasi 21 mila prestazioni per 2.253 utenti, di cui 207 adolescenti dagli 11 ai 17 con Adhd, disturbi d’ansia, disturbi del funzionamento sociale, disturbo comportamentale, disturbi emozionale e disturbo dell’umore. Il Consultorio familiare invece ha ricevuto circa 2.500 persone per un totale di quasi 15mila prestazioni: 5mila in area psico-sociale (colloqui psicologici e socio-educativi, indagini psico-sociali, spazi neutri e valutazione delle competenze genitoriali) e poco meno di 10 mila in area sanitaria (assistenza alla gravidanza a basso e medio rischio, consulenze puerperali di allattamento e di sostegno alla genitorialità). “Avremo sempre più bisogno di queste prestazioni - conferma il direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi -, perché i problemi saranno sempre maggiori a fronte dell’aumento delle difficoltà economiche delle famiglie: il fattore economico purtroppo c’entra spesso con il disagio, più diventiamo poveri e più rischiamo di avere problematiche e difficoltà”.
Il tema neutralità
La minaccia alla neutralità del Consultorio rispetto all’ospedale è stata paventata da più parti in queste ultime settimane, evidenziando come il trasloco su suolo ospedaliero possa gettare una luce diversa su quelle che sono le attività svolte, che hanno invece la natura di presidio di comunità. Su questo tema torna a esprimersi il consigliere Pd Marco Zabai, autore di una interrogazione in proposito lo scorso luglio: “Ospedalizzare queste funzioni significa snaturarne la missione e allontanarle da chi più ne ha bisogno. Visto che in questo periodo si parla molto di Case di comunità e di medicina territoriale, trovo inopportuno che un presidio quale è il Consultorio si confermi in ospedale. Il Comune deve mettere a disposizione degli spazi adatti”. “Credo nella territorialità - è stata la replica di Benazzi sul tema -, ma questi servizi seguono minori con difficoltà quindi abbiamo bisogno anche della neuropsichiatria infantile, che è in ospedale, e donne con gravidanze a basso e medio rischio, che godranno della vicinanza del reparto di ostetricia e ginecologia, quindi è sostanzialmente un’integrazione. La territorialità è mantenuta perché ingressi e parcheggi sono divisi dalla struttura ospedaliera”.
Accesso ai servizi
L’accesso al Servizio età evolutiva è gratuito e prenotabile al numero unico di Segreteria 320 4353916 il lunedì e mercoledì ore 14-17, il martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 12. Il Consultorio familiare è accessibile dagli utenti over 14 anni per tutte le prestazioni sanitarie, psicologiche e sociali previste dalle Linee Guida Regionali.



