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Collaborano le scuole di formazione di Fonte e il Marco Polo di Pove del Grappa.

Giornata di lavoro lunedì 13 novembre nel rinnovato orto botanico del centro di spiritualità e cultura “Don Paolo Chiavacci” di Crespano di Pieve del Grappa. E’ stato preparato il terreno, tolte le erbe infestanti e posto l’impianto di irrigazione. L’iniziativa fa parte di un progetto di collaborazione tra il Centro, la Scuola di formazione professionale (Sfp) Fondazione Opera Monte Grappa di Fonte, la Sfp Marco Polo di Pove del Grappa e Cna di Asolo. Appena sarà “pronto” l’orto potrà essere visitato e spiegato grazie alle guide volontarie del centro Chiavacci. Sono infatti numerose le scolaresche, privati e gruppi che ogni giorno frequentano il Centro. Molte sono infatti le proposte che spaziano dalla conoscenza dell’ambiente circostante (natura, piante, erbe, animali) all’astronomia, grazie ai potenti telescopi presenti nel Centro.

Presenti ai lavori don Paolo Magoga, direttore del Centro e presidente della Fondazione Opera Monte Grappa, Andrea Mangano direttore della Scuola di Fonte, Federico Carollo direttore della Marco Polo, Francesco Pilotto presidente di Cna Asolo, Sergio Ballestrin e la moglie Anastasia Sebellin due volontari esperti di botanica dell’associazione don Chiavacci e supervisori dei lavori, alcuni allievi del corso idraulica della scuola di Fonte e del corso operatore agricolo della scuola Marco Polo.

Tutto è iniziato l'anno scorso con il progetto di miglioramento del sentiero “don Erasmo Pilla“ dietro la scuola di Fonte. In quell’occasione sono state piantate oltre 130 piante. Gli studenti del corso di idraulica hanno provveduto ad installare un impianto di irrigazione a goccia. Per l’orto botanico gli studenti hanno provveduto ad espiantare le varie piante, metterle a dimora e sostituire la terra esausta con l'humus prodotto dal termocompost realizzato al Centro Chiavacci, nonché a posizionare l’impianto di irrigazione a goccia.

Qui al centro», sottolinea don Magoga, «con un lavoro di squadra stiamo portando avanti attività in linea con la visione ecologica di don Paolo Chiavacci, che era un convinto sostenitore dell'ecologia integrale. Don Paolo credeva che l'uomo avesse il dovere di prendersi cura dell'ambiente e di promuovere un modello di sviluppo sostenibile».

«Quest’anno nella nostra scuola abbiamo introdotto l’impresa formativa simulata», aggiunge il direttore Mangano. «Quello di oggi è un esempio perfetto di simulazione di impresa: un’esperienza laboratoriale su un progetto concreto. Infatti nelle scuole come la nostra, ben il 70% delle ore di formazione sono orientate alla componente tecnico professionale e laboratoriale».

«Siamo molto contenti di aver rinnovato la collaborazione con la scuola di Fonte. Questo progetto effettivamente permette ai nostri allievi di mettere in pratica quello che studiano a scuola» aggiunge Carollo.

«Il rinascente orto botanico del Centro Chiavacci» spiegano Ballestrin e la moglie, «comprende un’area di 200 mq circa. Obiettivo è creare un luogo dove vengono coltivate piante di diverse specie, officinali e aromatiche tipiche della zona del Monte Grappa. L'orto botanico è un'importante risorsa per la conservazione della biodiversità e per la promozione della conoscenza del mondo vegetale».

Scheda

Il thermocompost è un metodo di compostaggio che utilizza il calore per accelerare il processo di decomposizione dei rifiuti organici. Questo metodo è particolarmente efficace nel ridurre il volume dei rifiuti e nel produrre un compost di alta qualità, che può essere utilizzato per fertilizzare le piante. Il thermocompost realizzato riscalda la dependance di 100 metri quadri del Chiavacci.

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