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Al via in diocesi un percorso per facilitatori di organismi di partecipazione

In questi giorni è stata attivata dalla nostra diocesi, in collaborazione con la Scuola di Formazione teologica, la fase di promozione e iscrizione al percorso formativo per facilitatori di organismi di partecipazione e di gruppi. Quella del facilitatore è una figura preziosa, emersa in ambito ecclesiale soprattutto in questi ultimi anni di ascolto sinodale e di conversazione nello Spirito.
La proposta è rivolta a laiche/i, presbiteri, diaconi, consacrate/i interessate/i che fanno parte di organismi di partecipazione (Consiglio pastorale parrocchiale, Consiglio parrocchiale per gli affari economici, Consiglio di collaborazione pastorale, Consiglio pastorale diocesano, Consiglio presbiterale), che operano nell’azione pastorale di parrocchie e collaborazioni pastorali, che animano gruppi nell’ambito di movimenti ecclesiali e associazioni.
La formazione di facilitatori è frutto della valutazione della formazione diocesana rivolta ai Consigli pastorali parrocchiali e ai Consigli di Collaborazione pastorale che abbiamo curato tra il 2023 e il 2025, e anche delle indicazioni del Documento del Sinodo dei Vescovi (2024), che al numero 86 sottolinea: “Altrettanto importante è curare la formazione di figure di accompagnatori e facilitatori, il cui apporto si rivela assai spesso cruciale nello svolgimento dei processi di discernimento”; e il n. 87: “Favorire la più ampia partecipazione possibile di tutto il Popolo di Dio ai processi decisionali è la via più efficace per promuovere una Chiesa sinodale”. Figure il cui apporto è “cruciale”, dunque, per vivere appieno i processi di discernimento e per crescere nella partecipazione, nella corresponsabilità e nella sinodalità all’interno delle nostre comunità cristiane, proprio a partire dagli organismi di partecipazione, come sono i Consigli, ma non solo. Anche gruppi e associazioni, infatti, possono avvalersi dell’apporto qualificato di queste persone che, insieme alla loro sensibilità ecclesiale, possono mettere a servizio questa particolare preparazione.
La proposta formativa si articolerà in una serata introduttiva (dalle 20.30 alle 23) e in quattro giornate formative (9-17.30), secondo il calendario a fianco. L’intera proposta sarà realizzata, con gli stessi contenuti e le stesse metodologie, in tre luoghi diversi della diocesi e in date diverse (sessione 1, 2 e 3). Ognuno è libero di scegliere a quale sessione partecipare. L’adesione è alla totalità dei cinque incontri. La proposta è rivolta a un massimo di 120 persone. In ogni sessione parteciperanno fino a 40 persone (che lavoreranno in due gruppi di 20). Se dovessero pervenire più di 120 adesioni, si valuterà come e quando rispondere alle adesioni ulteriori. Si chiede ai partecipanti un contributo spese di 40 euro per l’intero percorso. La metodologia formativa sarà perlopiù di tipo laboratoriale con cicli di esercitazioni esperienziali, riflessività su di esse, e contributi teorici di sintesi (teologici, pastorali, pedagogico-sociali). Una prima comunicazione è già arrivata nelle parrocchie e le adesioni (con il modulo predisposto nel sito della diocesi) stanno arrivando.
La proposta formativa è diocesana ed è pensata e costruita insieme dall’intero team di formatori, costituito da formatori della cooperativa La Esse, alcuni dei quali anche docenti Iusve, e da formatori individuati dalla Scuola di Formazione teologica.