La grazia sovrabbondante

“Dio mi ama? O non mi conosce o è davvero Dio!”, sentenzia, nella vignetta, un pensoso Snoopy guardando al cielo. E’ quanto, a tanti, accade di pensare, dal momento che fin da piccoli abbiamo capito che l'amore dobbiamo meritarcelo. E chi, allora, più di Dio attende figli meritevoli del suo amore? “Ma la logica di Dio, la logica di Gesù - osserva il filosofo Paul Ricoeur - è completamente diversa. E’ una logica di eccedenza, di sovrabbondanza, perché “dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia” (S. Paolo)”. E che altro è la “grazia” se non un amore eccedente, gratuito, immeritato? Che altro chiede il bambino di Betlemme, se non di essere preso in braccio e stretto al cuore da chiunque? San Francesco di Sales scriveva alle sue suore: “La calamita attira il ferro... Quanto a noi che siamo ferro per durezza, ci dobbiamo unire a questo Bambinello che è un vero rubacuori”. (Quel cuore, che Gesù ha rubato al santo vescovo, è conservato qui a Treviso nel monastero della Visitazione).