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255 pellegrini da Treviso a Lourdes con il Vescovo
Cinque le diocesi del Triveneto partecipanti, per un totale di 850 pellegrini, partiti alla ricerca non solo di quel tocco che non delude, nell'esempio di persone semplici che hanno detto "sì" al Signore e si sono fidate di Dio, ma anche di un considerevole riscatto dalla pandemia, che sfocia in un solidale incontro di relazioni di amore e di cura verso gli ammalati, come ha detto mons. Tomasi.

Sono partiti in 160 in treno, dalla stazione di Treviso, e altri 95 partono lunedì mattina in aereo. I pellegrini trevigiani sono in viaggio per Lourdes, dove arriveranno lunedì sera, accompagnati dal vescovo Michele Tomasi. Il pellegrinaggio, quest’anno, è triveneto, con la partecipazione di 5 diocesi (Treviso, Padova, Adria – Rovigo, Udine, Trieste) e un totale di 850 persone. Insieme al personale dell’Unitalsi delle varie diocesi, ad accompagnare i pellegrini in questi sette giorni ci sono anche 20 medici, 20 infermieri, una quindicina di sacerdoti e il vescovo, di Treviso, Tomasi e, di Udine, Mazzocato. La partenza, oggi pomeriggio, a Treviso, la prima volta con il treno dopo la pandemia. L’anno scorso, infatti, i pellegrini avevano potuto viaggiare solo in aereo.
“Un viaggio importante per la nostra fede, in un luogo dove ricaricarsi insieme e portare un briciolo di speranza, al ritorno nelle nostre diocesi - ha detto mons. Tomasi prima di salire in treno -. Chi va a Lourdes cerca il miracolo di un aiuto, del sollievo nella malattia, anche della guarigione, perché no. Ma a Lourdes si ribadisce soprattutto la fede nel Signore e l’amore grande per Maria. Siamo insieme in un luogo santo, alla ricerca di quel tocco che non delude, nell’esempio di persone semplici che hanno detto “sì” al Signore, si sono fidate di Dio e mostrano a noi questa fiducia. A Lourdes c’è un incontro di relazioni di amore e di cura: gli ammalati che vengono accompagnati e accuditi, le persone che si prendono cura di loro”.