martedì, 10 dicembre 2024
Meteo - Tutiempo.net

In città le "olimpiadi del Latino" promossa dal liceo Canova

I Ludi Canoviani sono stati momento di festa per il Liceo Canova, coinvolto in tutte le sue componenti, studenti, docenti, famiglie e personale, per la città di Treviso e per le sue istituzioni pubbliche e private. La prima classificata viene dal Marco Polo di Venezia.

 

"I classici ci consentono di capire chi siamo e dove siamo arrivati.  Ma non si creda che i classici vanno letti perché servono a qualcosa. La sola ragione che si può addurre è che leggere i classici è meglio che non leggere i classici”. Consapevolezza culturale e spirito lungimirante suggeriscono le parole di Italo Calvino ed è di questo che concorrenti di tutta Italia hanno dato prova nel cimento dei Ludi Canoviani, momento di impegnativa riflessione sui contenuti che i classici ancora trasmettono, e apparentemente in modo del tutto inutile. La gara di traduzione destinata ai primi tre anni dei licei di tutta Italia e al quarto anno dei Licei classici delle Tre Venezie, giunta alla quarta edizione, è stata quest'anno un'emozione senza pari per l'intera comunità del Liceo Canova: non è facile riunire trecento studenti tra i 14 e i 18 anni, disposti a spremersi le meningi per capire fino in fondo che cosa i Romani pensassero della guerra, tema scelto dalla commissione scientifica dei Ludi in concomitanza con il centenario della Grande Guerra, che tanto ha segnato il nostro territorio.

Agli studenti del primo anno è stato proposto un passo delle Storie di Alessandro di Curzio Rufo, la cui avidità di conquista attraverso una guerra che è anche strumento di conoscenza e di assorbimento della diversità, strema i soldati. Gli studenti del secondo anno invece si sono cimentati con un passo delle Tusculanae Disputationes di Cicerone, in cui si tratta la differenza semantica tra i concetti di labor e dolor, che in lingua greca sono espressi con il medesimo termine. Risulta che il labor è la caratteristica più importante del soldato, attraverso la quale si esercita anche alla sopportazione del dolor, non certo raro in caso di guerra. Per il terzo anno il Cicerone oratore veemente delle Filippiche riflette sulla differenza tra bellum e tumultus e per il quarto anno un Livio che ci riporta indietro al tempo di Numa, che aveva fatto costruire un tempio sull' Argileto a Giano, il dio bifronte che presiedeva le porte della città e che divenne il testimone della pace e della guerra per Roma.

Tutte le prove sono state formulate secondo il modello delle Olimpiadi di lingue classiche, che è anche una delle proposte per la nuova seconda prova dell'esame di stato per il Liceo Classico, corredando il testo latino di un ante-testo, di un post-testo e di quesiti di cultura, valorizzando quindi una comprensione globale e contestuale del passo tradotto. Valoroso e fruttuoso è stato lo sforzo degli studenti, che hanno combattuto per avvicinarsi e comprendere una cultura diversa da noi e che hanno esercitato le loro menti al raffinato esercizio dell'accoglienza del testo latino nella loro lingua.

Come la ricchezza semantica del latino ludus lascia intendere, i Ludi non sono stati solo una gara, ma sono stati un passatempo, perché hanno ricreato studenti e insegnanti con il piacere della conversazione tra chi condivide delle passioni, sono stati scuola, poiché studenti e insegnanti hanno imparato insieme ancora una volta e soprattutto spettacolo, la festa dei Classici a Treviso.  Nell'ottica di una valorizzazione delle eccellenze che sia inclusiva, che stimoli i talenti degli studenti a trasformarsi in cittadinanza attiva, gli studenti del Liceo Canova hanno fatto la parte dei padroni di casa, ospiti calorosi e intellettualmente vivaci. Agli studenti è stata affidata l'accoglienza dei Trecento nella sede storica del Liceo e la loro sistemazione nelle aule e anche gli studenti sono stati protagonisti del Seminario Canoviano, momento di aggiornamento per docenti, insieme con Filippo Maria Pontani, professore associato di Filologia greco e latina presso l'Università Ca' Foscari di Venezia.

ll dolore di Ecuba, portato sulla scena con una brillante actio dagli studenti delle classi IA, IB e ID seguiti dalle prof.sse Costeniero e Frare ha aperto il seminario pomeridiano. Pontani nel suo intervento La città che cade - hybris  e nemesis nella  guerra antica, ha passato in rassegna le distruzioni delle città antiche da Troia a Cartagine, delineandone l'impatto nell'immaginario collettivo. In piena coerenza si è svolto l'intervento degli studenti della ID, guidati dal prof. Baldin, che hanno associato la lettura della pagina di Polibio, in cui si racconta il dolore che affligge anche Scipione vincitore alle prese con la distruzione di Cartagine, con le distruzioni nella città di Treviso durante la Grande Guerra. Spigliata come una conversazione la lettura degli studenti della IIB, seguiti dalla prof.ssa Strozzi, di poesie di Ungaretti, nelle quali la parola è frantumata fino all'essenza. A margine della prova del II anno della passata edizione, è scaturita la riflessione di Maria Giuseppina Vincitorio, presidente provinciale di Proteo-Fare Sapere, Studiare i classici per costruire il futuro: cosa pensano i giovani. Da un florilegio di pensieri dei concorrenti impegnati nella comprensione di un testo rinascimentale, in cui si lamentavano con ironia le noie di maestri e di studenti di latino, emerge che per gli studenti il latino è ancora strumento di conoscenza irrinunciabile per la costruzione di un futuro consapevole.

La giornata del 28 aprile si è conclusa con la passeggiata per la Treviso romana in compagnia dell'ex allievo e storico Franco Luciani. Alla scoperta di Treviso e del suo dialogo con l'acqua è iniziata anche la giornata del 29 aprile, ma in un modo diverso con i "Ciceroni del Liceo Canova", sette studenti di secondo e terzo anno di liceo classico e linguistico, formati dalla prof.ssa Donata Demattè, con l'intenzione di far apprezzare la propria città agli ospiti.

Istituzionale e vivace insieme il momento della premiazione, iniziato con l'Inno di Mameli e concluso con l'Inno alla gioia di Beethoven, eseguiti dal gruppo autogestito "Canora" del Liceo Canova, che hanno incorniciato gli interventi delle autorità e la lectio magistralis del prof. Maurizio Bettini dell'Università di Siena. L'assessore provinciale all'Istruzione Franco Bonesso ha sottolineato il privilegio e la responsabilità che gli studenti di Liceo hanno di salvaguardare il percorso di studi che in passato ha portato l'Italia a grandi risultati; il dottor Gianquinto Perissinotto, presidente della Fondazione Silla Ghedina e membro della Fondazione Veneto Banca, ha levato un appassionato inno alla bellezza della cultura italiana, che i nostri giovani possono rivitalizzare proprio attraverso la consapevolezza generata in loro dallo studio dei classici; l'assessore alla scuola del Comune di Treviso, Anna Caterina Cabino, e il Dirigente dell'UST di Treviso, Barbara Sardella, sono state concordi nel definire lo studio dei classici "privilegio" e risorsa per sviluppare le competenze di cittadinanza attiva. E il potere dei classici si è inverato nella lectio di Bettini: le parole usate dai Romani per definire il nemico e la loro complessità semantica hanno a tal punto coinvolto gli studenti da sollecitare domande intelligenti e capaci di mettere in relazione l'antico e il moderno.

I Ludi Canoviani sono stati momento di festa per il Liceo Canova, coinvolto in tutte le sue componenti, studenti, docenti, famiglie e personale, per la città di Treviso e per le sue istituzioni pubbliche e private e per le strutture ricettive, ma anche per i valorosi Trecento che, da Palermo a Bolzano e da Torino a Trieste, hanno voluto mostrare come ancora la cultura latina sappia accendere passioni e speranze per un futuro ricco di consapevolezza e di determinazione.

I premiati

 

I ANNO

I classificato

AGNOLETTO ALICE, Liceo Marco Polo, Venezia

II classificato

MORO CATERINA, Liceo Leopardi-Maiorana, Pordenone

III classificato

FALCONE DARIO, Liceo Marco Polo, Venezia

II ANNO

I classificato

PERABÒ ALESSANDRO, Liceo Ginnasio Statale J. Stellini, Udine

II classificato

ANGELI FRANCESCO, Liceo Ginnasio Statale J. Stellini, Udine

III classificato

STEFANONI ASTRID, Liceo E. Majorana, Desio (MB)

Menzione d'onore

SANTOLIN GAIA, Liceo Canova, Treviso

MENZIONE SPECIALE (traduzione in lingua tedesca)

MAIER FRIDOLIN, Liceo W. von der Vogelweide

 

III ANNO

I classificato

MANCONI GABRIELE, Liceo Leopardi-Majorana, Pordenone

II classificato

MAFFEIS LORENZO, Liceo Classico Collegio Vescovile Sant'Alessandro, Bergamo

III classificato

DEMO LAURA, Liceo Giorgione, Castelfranco Veneto (TV)

IV ANNO

I classificato

DELLA ROSSA FEDERICO, Liceo J. Stellini, Udine

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
07/11/2024

Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...

25/10/2024

La morte ha la forza di farci riconsiderare le priorità della vita e, forse, di dare loro un po’ di ordine....

TREVISO
il territorio