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180 anni fa nasceva a Treviso Giuseppe Toniolo, tra i padri della Dottrina sociale della Chiesa

Le sue intuizioni profetiche
28/02/2025

Il 7 marzo 1845, 180 anni fa, nasceva a Treviso, in piazza Sant’Andrea, e veniva, quindi, battezzato nella vicinissima chiesa, Giuseppe Toniolo, grande economista e sociologo, annoverato tra i “padri” della Dottrina sociale della Chiesa, dichiarato beato nel 2012.

Come è noto, Toniolo rimase a Treviso pochissimo tempo. Il padre, ingegnere, si spostava per lavoro e andò a vivere a Venezia, dove il piccolo Giuseppe intraprese i primi studi. Ma Toniolo conserverà sempre un ricordo particolare per la città che gli diede i natali e il battesimo. Il 7 marzo 1878, il giorno del suo trentatreesimo compleanno, passando in ferrovia per Treviso scrive alla fidanzata e spiega che, passando di là, egli solleva “un pensiero di gratitudine verso il buon Dio, che colà volle por principio alla mia vita e rigenerarmi alle acque sante del battesimo”.

Toniolo, nei decenni successivi, mantiene frequenti legami con Treviso, con i vescovi ma anche con alcuni preti e laici attivi del Movimento cattolico. Intenso fu il rapporto con il beato vescovo Longhin. Ad avvicinare Longhin e Toniolo furono sia le vicende del movimento cattolico trevigiano, soprattutto i contrasti avvenuti nel 1913-14 in seno al Movimento cattolico e alle leghe bianche (il professore fu a Treviso nel 1913 nell’occasione di un Triduo sociale), sia alcuni fatti personali. La figlia Emilia divenne suora di clausura prendendo il nome di suor Maria Pia e visse presso la Visitazione di Treviso, dove morì nel 1915. L’editrice San Liberale ha edito un libro sulla figura di suor Maria Pia, scritto da Mario Cutuli.

Messa il 7 marzo a Sant’Andrea

Il 180° anniversario della nascita di Giuseppe Toniolo non poteva passare sotto silenzio. Per questo, l’Azione cattolica del vicariato di Treviso, l’istituto Toniolo, nato in seno all’Ac diocesana, e il Comitato nazionale per la canonizzazione di Giuseppe Toniolo hanno promosso la celebrazione di una messa, che sarà presieduta dall’assistente diocesano, don Giancarlo Pivato, nella chiesa di Sant’Andrea in Riva, venerdì 7 marzo, alle ore 19.30.

Qui Giuseppe Toniolo fu battezzato il 16 marzo 1845. Il fonte battesimale si trova sulla destra, appena entrati in chiesa. Sopra il fonte, è stata posta una targa. Sotto la foto di Toniolo campeggia la scritta “Proletari di tutto il mondo unitevi in Cristo”. Sulla targa, poi, si legge la seguente iscrizione: “Nel sacro fonte di S. Andrea il 16 marzo 1845 ebbe battesimo il servo di Dio Giuseppe Toniolo, delle Scienze sociali sommo maestro, dalla cristiana democrazia geniale assertore, dei campioni di Azione cattolica fedelissima guida. Nel centenario della sua nascita, per iniziativa del parroco, mons. Luigi Sartori, questa memoria posero l’Azione cattolica, la Democrazia cristiana e la Postulazione della causa”. Probabilmente, il 180° della nascita sarà celebrato in modo più complessivo il 4 settembre, in occasione della memoria liturgica del beato.

Mons. Sorrentino nella Marca

Certamente, all’anniversario si accompagna la consapevolezza della grandezza della figura di Toniolo, del valore della sua testimonianza, dell’attualità della sua opera e delle sue intuizioni. Se ne è avuta conferma, il 7 e 8 febbraio, quando mons. Domenico Sorrentino, arcivescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino - Foligno, già postulatore della causa di beatificazione del Toniolo e presidente del comitato per la sua canonizzazione, è stato a Oderzo e a Pieve di Soligo, nel cui duomo il beato è sepolto. Durante l’incontro, in parrocchia, con una rappresentanza della Chiesa vittoriese, mons. Sorrentino ha elogiato la “santità integrale, totale” del professore trevigiano, che con il suo sguardo lungimirante e le sue “intuizioni profetiche” ha anticipato i tempi con la sua dottrina in campo economico e sociale, così come lo stesso presule umbro ha avuto modo di scrivere nella sua recente, apprezzata opera “Economia umana. La lezione e la profezia di Giuseppe Toniolo. Una rilettura sistematica”, edito da Vita e Pensiero, ora tradotta in polacco e inglese e prossimamente anche in spagnolo. “Adesso dobbiamo rafforzare in tutti i modi la devozione popolare e la preghiera semplice, di domanda di grazie - ha affermato l’arcivescovo Sorrentino - per poter ottenere un nuovo miracolo per intercessione del nostro beato, che lo conduca a essere venerato come santo sugli altari, celebrato da tutta la Chiesa universale”. L’indomani mattina, sabato 8 febbraio, l’arcivescovo è stato fra i protagonisti, a Oderzo, dell’incontro “Capitale & lavoro. Nuovi modelli d’impresa” organizzato dalla fondazione Capitale & lavoro, presieduta da Giuseppe Milan.

Mons. Sorrentino ha parlato della visione solidale del Toniolo, preoccupato già al suo tempo dei rischi di una società “atomizzata”, ha insistito sulla sua intuizione anticipatrice, prima dell’enciclica Rerum Novarum, dell’uomo e dell’etica al centro dell’economia, e ha ribadito il favore del beato trevigiano per un’impresa capace di investire concretamente sul capitale e sul talento e l’apporto dei collaboratori. “Vi esorto a sognare, come fece il Toniolo, la cui dottrina in campo economico e sociale, cristianamente ispirata, si può dispiegare oggi con tutta la sua forza e verità - ha concluso Sorrentino – riprendendo, così, il filone del suo contributo straordinario che arriva dalla storia più alta di questa terra di Marca”.

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