martedì, 10 dicembre 2024
Meteo - Tutiempo.net

Cassa integrazione, è boom nel Trevigiano, l’allarme della Cisl

Il picco nel mese di settembre, con quasi il doppio delle ore autorizzate in entrambe le province rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Pesano, in particolare, le difficoltà del settore automotive e del sistema moda. Il timore è che la tendenza preluda a una nuova crisi

È boom di cassa integrazione sia a Treviso che a Belluno. Nei primi 9 mesi di quest’anno è stata autorizzata quasi la stessa quantità di ore dell’intero 2023, sia a Treviso che a Belluno: più di 12 milioni di ore a Treviso e più di 4 milioni a Belluno. Il picco nel mese di settembre, con quasi il doppio delle ore autorizzate in entrambe le province rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Pesano, in particolare, le difficoltà del settore automotive e del sistema moda.

L’allarme arriva dalla Cisl Belluno Treviso, che oggi, 5 novembre, ha riunito il Consiglio generale a Cison di Valmarino, dando l’avvio al percorso che porterà l’organizzazione sindacale guidata da Francesco Orrù al suo quarto Congresso territoriale, già fissato per il 14 e 15 aprile a Castelbrando.

L’assise che ha adunato a Cison più di un centinaio di rappresentanti sindacali, informa il sindacato in un comunicato, ha deliberato sui regolamenti, sulla data e il luogo del prossimo Congresso, dando così il via alla fase più partecipativa e importante per l’organizzazione, straordinario momento di discussione e confronto per tutti i delegati e le delegate. Ma l’incontro è stato anche occasione per un’analisi del contesto socio-economico e del mercato del lavoro nelle due province, grazie a un Report realizzato dall’Ufficio Studi della Cisl. A preoccupare, in particolare, sono i dati sull’andamento della cassa integrazione, soprattutto perché spesso un aumento esponenziale delle ore autorizzate di cassa integrazione preannuncia l’esplosione di una crisi, come accaduto nel 2008.

Nei primi 9 mesi del 2024 sono state autorizzate in Provincia di Treviso 12.062.099 di ore di cassa integrazione, +42% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando ne erano state autorizzate 8.499.097. Nel corso dell’intero 2023 ne erano state autorizzate 12.626.971. Il picco delle ore riguarda in particolare il mese di settembre 2024, con più di 2 milioni di ore autorizzate, il doppio rispetto a settembre dell’anno scorso.I settori più colpiti sono in primis il comparto della meccanica, che più che raddoppia, con 5.866.182 ore da gennaio a settembre 2024 contro i 2.719.207 dello stesso periodo 2023 (+116%); la chimica, gomma e materie plastiche, con 1.487.362 ore autorizzate nel 2024 e 1.113.108 nel 2023; il tessile, con 745.462 contro le 483.801 del 2023; pelli, cuoio e calzature, con 780.086 nel 2024 e 94.041 nel 2023; la lavorazione minerali, con 441.130 ore nel 2024 e 176.614 nel 2023; infine le attività degli intermediari (agenzie di viaggio, immobiliari, brokeraggio) che passano da 1.152 ore autorizzate nel 2023 a 8.048 nel 2024 e l’industria/artigianato edile e lapidei.Di contro, calano le ore autorizzate nella metallurgia (da 177.932 nel 2023 a 38.102 nel 2024); nel settore della carta e stampa (da 375.369 nel 2023 a 122.408 nel 2024) e in quello del legno (da 2.509.496 nel 2023 a 1.767.602 nel 2024).

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
07/11/2024

Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...

25/10/2024

La morte ha la forza di farci riconsiderare le priorità della vita e, forse, di dare loro un po’ di ordine....

TREVISO
il territorio