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Tragico incidente sul lavoro a Spresiano. Sindacati: “Basta restare inerti a contare i morti”

“Per quanto non passi giorno che non si sentano dichiarazioni scandalizzate per la carenza di sicurezza sul lavoro noi continuiamo inermi a conteggiare una lunga scia di morti. Un altro padre di famiglia che non tornerà più a casa.” Queste le parole costernate del segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini alla notizia dell’infortunio mortale in cui ha perso la vita il 48enne Andrea Toffoli

“Per quanto non passi giorno che non si sentano dichiarazioni scandalizzate per la carenza di sicurezza sul lavoro noi continuiamo inermi a conteggiare una lunga scia di morti. Un altro padre di famiglia che non tornerà più a casa.” Queste le parole costernate del segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini alla notizia dell’infortunio mortale in cui ha perso la vita il 48enne Andrea Toffoli, originario di Arcade e residente a Vittorio Veneto, in un cantiere a Spresiano, nella cava Canzian Inerti.

“Troppa superficialità nell’ordinare e applicare procedure di sicurezza - prosegue Paglini - evitare morti e infortuni sul lavoro non può essere considerato un modus operandi secondario, soprattutto nel settore dell’edilizia. Istituzioni, politica, associazioni datoriali e di rappresentanza, comunità intera devono porsi un interrogativo: ha senso continuare a produrre con questo modello di sviluppo che contabilizza implicitamente morti e infortuni nei ‘costi’ di realizzazione di prodotti e servizi?”

“Mentre attendiamo di capire cause e circostanze di questo ennesimo episodio mortale che vede coinvolte le cave, ci stringiamo forte a questa famiglia. Continuiamo a ribadire che in questo settore, per effetto dei bonus e dei pochissimi controlli, vi è stato, nel post covid, tanto, troppo lavoro concentrato in un breve periodo e parallelamente pochissimi investimenti in rinnovamento di macchine e attrezzature. Investimenti che sono indispensabili per lavorazioni e ambienti di lavoro, soprattutto in un settore che è tra quelli con i più alti livelli di rischio.” Così commenta la notizia della morte di Andrea Toffoli il segretario generale della Filca Cisl Belluno Treviso Marco Potente.

“Bisogna fare scelte di cambiamento. Da anni chiediamo un intervento concreto, norme più restrittive sulla sicurezza, strumenti per la formazione, maggiori risorse per il controllo, Spisal in primis”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil trevigiana, Mauro Visentin dopo la notizia dell’incidente accaduto a Spresiano.

“Siamo di fronte a una strage - afferma il numero uno di via Dandolo - bisogna mettere la salute, la sicurezza e la prevenzione al centro dell’azione del Governo e della Regione Veneto, così come delle parti datoriali e del sistema produttivo tutto”.

“Ogni volta si dice mai più - sottolinea il segretario generale della Cgil trevigiana - ma poi non si fa nulla per evitare gli incidenti sul lavoro, nulla per la sicurezza e la prevenzione come elemento fondamentale del lavoro. Non si può guardare all’errore umano senza capire che è l’intero sistema complessivo a sbagliare. Bisogna allora fare scelte precise. Bisogna allora investire in salute e sicurezza. Oggi poi le tecnologie ci sono tutte per prevenire le tragedie, ma serve una cultura imprenditoriale fatta di senso di civiltà e di senso di responsabilità verso i propri dipendenti e le loro famiglie. Basta ipocrisia e lacrime di coccodrillo! Per questo si inaspriscano le pene, si abbia giustizia, ma soprattutto si faccia prevenzione”.

“Anche oggi piangiamo una vittima sul lavoro in Veneto. Riteniamo che si sia da tempo superato il livello di guardia: si convochi subito, come chiesto dai sindacati, tavolo di confronto istituzionale per affrontare questa emergenza che deve diventare una priorità anche in Veneto. Occorre che da subito venga potenziato il personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e delle ASL per rafforzare l’azione di controllo e prevenzione sui luoghi di lavoro in maniera capillare”. Lo afferma il segretario regionale del Partito Democratico, Andrea Martella

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