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Ottobre missionario: obiettivo sull’Ecuador e sugli “investimenti in umanità”













Le loro storie sono già ben conosciute dai lettori di “Terre&Missioni”. Ma, alla fine di questo ottobre missionario, queste stesse storie, che hanno come comune denominatore la promozione di un’economia giusta e umana in Ecuador, diverranno “patrimonio” ancora più solido, condiviso e consapevole della nostra Diocesi, del nostro territorio, delle nostre comunità. Si va dal microcredito del Fondo ecuadoriano Populorum Progressio (Fepp), fondato 55 anni fa da Giuseppe “Bepi” Tonello, alla cioccolata prodotta dalla cooperativa “Maquita”, nata 40 anni fa, grazie al contributo di don Graziano Mason, fino al latte e agli altri progetti sociali e di sviluppo avviati dai salesiani a Salinas, località che si trova a 3.600 metri di altitudine.
“Investimenti in umanità” che, presentati dai nostri missionari trevigiani e dai loro amici ecuadoriani, costituiscono il filo rosso dell’ottobre missionario nella nostra diocesi, intitolato “Messaggeri e costruttori di speranza - Semi di vita dall’Ecuador”, caratterizzato da una serie di incontri nel territorio della diocesi.
L’iniziativa, promossa in collaborazione con varie realtà e con il contributo di Banca delle terre venete, è stata presentata, in Episcopio, lo scorso 10 ottobre, alla presenza del direttore del Centro missionario diocesano, don Gianfranco Pegoraro (Cdm), del collaboratore del Cdm, Enrico Vendrame, di Tonello, e del vescovo, Michele Tomasi.
“Le parole del presidente della Repubblica Mattarella a fine 2024 («La speranza siamo noi. Il nostro impegno. La nostra libertà. Le nostre scelte») e il Giubileo dedicato alla speranza ci hanno spronati, come Chiesa di Treviso, a cercare segni di speranza attorno a noi, allargando lo sguardo al mondo”, ha detto don Pegoraro.
Un’economia con l’anima è possibile, e ne sono testimoni i molti trevigiani che in questi decenni hanno operato in Ecuador. Bepi Tonello arrivò nel Paese sudamericano a 24 anni. Doveva rimanerci un paio d’anni, non se n’è più andato. Arrivò in un Paese con il 92 per cento di analfabeti e una mortalità infantile al 45%. “Noi volontari ci siamo detti che bisognava mantenere la speranza della gente, e dimostrare che lo sviluppo era possibile. Puntando sulle persone, sulle famiglie, sulle comunità, sull’intero Paese”. Con la pazienza di chi sa seminare e attendere. Anche grazie al sostegno delle banche di credito cooperativo venete, ma anche di altre zone d’Italia, in oltre 50 anni sono arrivati in Ecuador 140 milioni di dollari, cento dei quali come credito, regolarmente restituiti, con gli interessi: “Quello del Fepp è il più grande progetto privato italiano di cooperazione internazionale”, ha aggiunto Tonello.

“Questo mese missionario è l’incontro tra la vita di due diocesi, di due mondi e di due Chiese - ha detto il vescovo, mons. Michele Tomasi -. Questo tempo diventa una parte del cammino della nostra Chiesa, che si chiede come vivere pienamente la propria fede. Stiamo vivendo un momento di grande ripensamento del modo di essere Chiesa, all’interno del cammino sinodale della Chiesa universale e di quella italiana, chiamati a essere sempre più missionari”. “Siamo andati a portare l’annuncio del Vangelo in molte aree del mondo - ha aggiunto -, e questo si trasforma, poi, in impegno per la dignità della persona umana, in strutture economiche eque e giuste, in capacità di vivere insieme in questo nostro mondo”.
E condividendo le parole con cui papa Leone ha inviato a tutti i Vescovi la sua esortazione apostolica, Dilexi te - «Possa aiutare la Chiesa a servire i poveri e ad avvicinare i poveri a Cristo», scrive il Papa -, il Vescovo ha sottolineato che “non c’è annuncio del Vangelo e solidarietà umana che si dividono, non c’è mai l’uno senza l’altro. Per noi questo significa vivere pienamente le esigenze della nostra fede e arrivare alle radici del nostro essere Chiesa”. Ciò che speriamo e accogliamo dai fratelli e dalle sorelle dell’Ecuador “è dono per noi che ci fa essere più evangelici. E se noi siamo, forse, tra i ricchi di questo mondo, abbiamo tante povertà che devono essere toccate e guarite, soprattutto quelle dell’indifferenza e dell’odio reciproco. Anche noi dobbiamo passare da condizioni di vita poco umane a condizioni di vita più umane, e l’uomo nuovo è Cristo, a lui ci avviciniamo tutti insieme”.

Il programma
Entra nel vivo, nel fine settimana, il programma delle iniziative promosse in occasione del mese missionario, in dialogo con i missionari e gli operatori economici e sociali dell’Ecuador.
Venerdì 17 ottobre. Vedelago, sala Sanson, ore 18: “Economia e partecipazione democratica nel mondo”. Segni e cammini di speranza dall’Ecuador. A seguire, concerto a tema di Erica Boschiero.
Sabato 18 ottobre. Noventa di Piave, chiesa parrocchiale, ore 20.30: “Messaggeri di speranza tra le genti”, veglia vicariale con i missionari dell’Ecuador. Altre veglie sono promosse in diverse parrocchie e vicariati.
Martedì 21 ottobre. Treviso, istituto Palladio: “Giovani coraggiosi, nel vincere la cultura dello scarto”. Sono possibili e credibili un’economia e una finanza eque, senza esclusioni?
Venerdì 24 ottobre. Arcade, scuola media: “Economia e partecipazione democratica”. Segni e cammini di speranza dall’Ecuador e la figura di Giuseppe Corazzin.
Sabato 25 ottobre. San Zenone degli Ezzelini, centro La Roggia: “Cammini virtuosi per un’economia giusta e solidale”. A seguire, intervento musicale “Tatanzambe”.
Ulteriori informazioni e materiale, nel sito internet del Centro missionario diocesano.