mercoledì, 18 giugno 2025
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A Mogliano Comune e Soms insieme per l'atelier dell'usato

Un luogo dove abiti e accessori vengono donati e all'occorrenza trasformati. Un progetto solidale che si rivolge alle fasce "vulnerabili" della cittadinanza. Alla fornitura di abbigliamento è stato abbinato poi un servizio sartoriale: un doppio laboratorio di cucito per donne di diverse nazionalità che sperimentano lo stare assieme.

L’Amministrazione comunale di Mogliano e la Soms, insieme  a tanti volontari, hanno dato vita ad un Atelier dove abiti e accessori non più utilizzati, vengono donati e all’occorrenza, trasformati dalle donne di un laboratorio di cucito. Andare oltre, trasformare l’assistenza in collaborazione, in un mutuo sostegno, anche nelle condizioni di difficoltà e migliorare così la condizione di tutti. E’ questo lo scopo di un progetto, “La Borsa di Mary Poppins”, che a Mogliano è stato avviato alcuni mesi fa dall’Amministrazione comunale, con i Servizi sociali, su proposta della Soms. “Il progetto, che si rivolge a fasce “vulnerabili” della cittadinanza, costituisce un punto avanzato delle Politiche sociali della Città di Mogliano, che l’amministrazione intende potenziare e, per questo meccanismo virtuoso, estendere, anche, ad altri ambiti” ha dichiarato il sindaco di Mogliano Veneto, Carola Arena.
Nei locali individuati nell’ambito del Comprensorio Ronzinella, il progetto ha dato vita ad un luogo dove le famiglie e i singoli in difficoltà possano provare e scegliere, gratuitamente, capi d’abbigliamento, donati dai cittadini moglianesi.
Ai volontari della Soms è stata affidata la gestione di questo speciale negozio, di cui garantiscono l’apertura. Ai Servizi sociali fa capo un gruppo sartoriale nato nel 2012 nell’ambito del Servizio civile anziani con il quale l’Amministrazione ha deciso di integrare il progetto della Soms, abbinando alla fornitura dell’abbigliamento un servizio di sartoria ad hoc, trasformando il negozio in un vero Atelier, dove gli abiti che vengono donati, all’occorrenza vengono modificati, adattati e sistemati.
Il laboratorio di cucito, seguito da una tutor, ha avviato due corsi, uno per “principianti” tramite il quale le donne, individuate dalle Assistenti sociali, oltre alla possibilità di apprendere le nozioni base del cucito, sperimentano il lavorare insieme con regole, compiti e responsabilità e un “corso avanzato”.
In questo laboratorio sono presenti donne di varia nazionalità e di varie fasce di età, che hanno appreso negli anni precedenti l’arte del cucito, e che qui modificano e sistemano gli abiti, intrecciano relazioni, vivono una importante esperienza di solidarietà sociale e, perché no, imparano un lavoro.
Così strutturato il progetto assume una notevole valenza,  promuove la solidarietà, ridistribuisce le risorse evitando gli sprechi, restituisce e rispetta la dignità delle persone ed incentiva il volontariato.

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