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Alienazione della casa di soggiorno Binotto: opposizione contro la decisione

Dura presa di posizione del gruppo di opposizione del Comune di Cavaso del Tomba. In un puntiglioso intervento durante la seduta del 24 settembre scorso, Sonia Mondin, capogruppo di Cavaso Insieme, ha contestato la delibera con la quale la giunta comunale guidata da Gino Rugolo dà il via libera all’alienazione della Casa di Soggiorno Binotto.
Come è noto, il Comune ha scelto di non accogliere il project financing dell’attuale gestore, preferendo alienare questo edificio. Mondin ha contestato anche le relazioni dei tecnici “che sembrano avvallare decisioni politiche già prese”.
Il sindaco, Gino Rugolo, ha ribadito che il Comune non può sostenere, in alcun modo, la spesa per la manutenzione straordinaria e per l’adeguamento antisismico. “Abbiamo già dovuto aumentare il peso fiscale sui cittadini quest’anno e non vogliamo in futuro tagliare servizi come il trasporto scolastico o il servizio sociale”.
“La casa di soggiorno Binotto - ha precisato Mondin –, per noi che siamo nati in questo paese e teniamo a cuore le strutture che abbiamo visto nascere, rappresenta molto più di una semplice voce di bilancio. La casa di soggiorno Binotto non è solo un bene immobiliare, ma il frutto di un lascito prezioso, di una storia di generosità e di un servizio sociale fondamentale per il territorio. Sindaco e vicesindaco non abitavano ancora a Cavaso per ricordare che, a quel tempo, per la realizzazione ci furono discussioni che coinvolsero l’intera comunità; e voi oggi vi arrogate il diritto di chiuderla come se fosse cosa vostra”.
Ha ricordato che dal 2019 sono stati spesi meno di 19 mila euro in manutenzione straordinaria a fronte del versamento, da parte dell’attuale gestore, di 420 mila euro di canoni in sei anni. “La casa non è mai stata dichiarata inagibile e parlare di inagibilità è improprio”. Ha ricordato, inoltre, che il lascito Binotto prevedeva un vincolo perpetuo di destinazione, pena la restituzione agli eredi. Si è detta preoccupata per gli attuali 53 ospiti, che dovranno lasciare l’edificio per i probabili interventi strutturali.
Rugolo insiste: “L’attuale casa Binotto verrà mantenuta, ma il Comune non ha la disponibilità degli ingenti investimenti di cui necessita. La cessione ai privati è l’unica strada per garantire la sicurezza della struttura, la dedicazione ai Binotto e la destinazione d’uso, ovvero l’assistenza. Voglio precisare che non si tratta di una Rsa, ma di una casa di soggiorno senza ulteriori specifiche. Ora abbiamo dato mandato ai tecnici di verificare le condizioni per fare un bando per l’alienazione. Noi abbiamo il dovere di mantenerci super partes rispetto a questa gara. Servono 5 milioni di euro per intervenire e il Comune non può certo dissestare le sue casse per questo”.
L’attuale gestore del consorzio sta valutando la possibilità di partecipare al bando. I costi previsti, secondo la perizia svolta dall’Agenzia delle Entrate, sono consistenti e sarà, poi, necessario intervenire sulla struttura per garantire l'adeguamento sismico e la piena efficienza.