Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Alzheimer, centro diurno a Castelfranco
Inaugurazione per la struttura, che sarà operativa entro la primavera. 1.500 metri quadrati costruiti ex novo accanto alla residenza per anziani Domenico Sartor per accogliere chi si trova a vivere la prima fase della malattia mentale degenerativa.

Il nuovo centro diurno Alzheimer di Castelfranco è pronto e viene inaugurato in questi giorni. Sarà operativo entro la primavera, terminata la procedura di accreditamento regionale, e potrà ospitare fino a trenta persone. 1.500 metri quadrati costruiti ex novo accanto alla residenza per anziani Domenico Sartor per accogliere chi si trova a vivere la prima fase della malattia mentale degenerativa in età senile. Il costo complessivo è stato di oltre 3 milioni di euro, di cui 800 mila stanziati dalla Regione e 450 mila dal Comune di Castelfranco Veneto.
“Questo nuovo servizio è il frutto dell’azione sinergica e collaborativa delle istituzioni pubbliche, comune, regione Veneto, ulss 8, centro anziani Sartor, e degli organismi del volontariato e della cooperazione sociale del territorio - commenta Livio Frattin presidente del centro Domenico Sartor -, tutti impegnati a dare sollievo alle difficoltà e alle sofferenze di tante persone e di tante famiglie”.
Una storia, nella castellana, che si ripete da tempo - basti pensare all’esperienza di Aias, del Centro Atlantis, del mondo cooperativo castellano, della stessa Ipab Sartor -, segno distintivo di questo territorio che in più occasioni ha visto l’attivazione di servizi sociosanitari grazie alla concertazione di più soggetti, pubblici e del privato sociale.
Da anni, poi, si ragionava sulla necessità di organizzare risposte assistenziali e sanitarie per far fronte al numero crescente di anziani con malattie mentali degenerative. “All’interno del nostro centro sono già operanti il nucleo diurno protetto, attivato nel 2013, e il nucleo residenziale protetto, funzionante dal 2004. Questi due servizi sono in grado di accompagnare la persona nelle fasi più acute della malattia”.
Il nuovo centro diurno Alzheimer, invece si propone come intervento assistenziale e terapeutico rivolto a coloro ai quali viene diagnosticata la demenza, nel momento in cui è ancora possibile attivare azioni di contrasto del decadimento cognitivo. Non sarà offerto dunque solo un servizio di socialità ed educativo ma a differenza di altri centri qui saranno attivati percorsi individuali per rallentare l’evoluzione della malattia.
“Nel contempo – prosegue il presidente Livio Frattin – vuole essere una opportunità di sollievo alle famiglie” spesso fortemente gravate dal carico di impegno nella gestione della persona malata. Del resto il mondo del volontariato castellano, con le sue diverse associazioni e i caffè Alzheimer, opera da tempo per offrire un sostegno a chi vive con fatica queste situazioni.
“Con l’avvio del nuovo servizio, il Centro Domenico Sartor si caratterizza come nodo importante della rete dei servizi sociosanitari e riabilitativi del territorio, in sintonia con la programmazione regionale e locale ed in aderenza alle mutate necessità assistenziali e sanitarie della nostra popolazione – conclude Frattin –. L’inserimento nei piani di zona dell’Ulss sancisce ancora di più questo ruolo”.