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Conscio: è ancora vivo in Colombia il sogno di suor Rita

Messa e incontro conviviale a dieci anni dalla morte. L’opera missionaria intrapresa da Rita stava crescendo ma, improvvisamente, il Padre decide di chiamarla a nuova vita, il 4 marzo 2015; muore, a causa di un incidente stradale, ma la sua anima e il suo spirito verso i poveri continua e rimane vivo in Colombia così come la fondazione “Huellas de vida”

“Ho conosciuto Rita tanti anni fa quando, con un gruppo di ragazzi, le abbiamo chiesto di raccontarci della sua esperienza missionaria, e lei, prendendo la palla al balzo, ci ha invitato a partecipare a un progetto di borse di studio per le famiglie più disagiate di Bogotá, così da poter mandare i figli a scuola. Con l’entusiasmo giovanile, siamo partiti con questa proposta alle famiglie di Conscio: nel giro di pochi anni il progetto ha coinvolto famiglie anche a Trieste e Ravenna e di molte altre località vicine e lontane. Quello che Rita mi ha trasmesso è stato l’infinito amore per i poveri e, tra questi, quelli più fragili e indifesi, i bambini che più soffrono la povertà e la violenza senza dimenticare i traumi dovuti alla guerra civile in cui la Colombia si è trovata per anni”. Questa una delle testimonianze riportate domenica scorsa, a Conscio, nell’incontro dedicato a suor Rita Gasparini, a dieci anni dalla morte, avvenuta in Colombia.

Dopo la messa nel santuario, c’è stato un momento conviviale. Rita nasce il 9 marzo 1944, a Isola Vicentina, figlia di Teresa Lotto e Cirillo Gasparini; a 12 anni entra nella comunità delle “Figlie della Chiesa”, dove prende i voti e si consacra a Dio come religiosa. Nel 1984 poi, seguendo il richiamo del suo cuore, arriva in Colombia.

La sua missione principale in terra colombiana inizierà nel 1996 a Villavicencio, nei quartieri più distanti e poveri, privi di qualsiasi servizio di trasporto. Nel 2005 crea la fondazione “Huellas de vida”: l’obiettivo principale era quello di dare la possibilità di studiare ai bambini mediante il “piano padrini”; per questo, poi, si costruiscono i refettori di Nuevo amanecer, Reliquia e Tredici maggio, la sede principale della fondazione, così come la futura Casa della musica, per bambini e adolescenti. In egual maniera partecipa all’acquisto, alla costruzione e all’arredo di due cappelle nei quartieri più poveri.

L’opera missionaria intrapresa da Rita stava crescendo ma, improvvisamente, il Padre decide di chiamarla a nuova vita, il 4 marzo 2015; muore, a causa di un incidente stradale, ma la sua anima e il suo spirito verso i poveri continua e rimane vivo in Colombia così come la fondazione “Huellas de vida” che continua la sua opera e il suo impegno verso i più fragili e i più deboli.

Christian Bison

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