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Il futuro “dopo di noi”, successo per i percorsi formativi della fondazione Anselmi

Consideriamolo un successo, perché nasconde il desiderio di capire il presente e immaginare con serenità il futuro. Circa un centinaio di persone ha già aderito ai percorsi formativi di queste settimane, organizzato dalla fondazione di comunità Tina Anselmi, sulla costruzione di un progetto di vita nell’ambito della disabilità e della salute mentale. Il primo corso è già partito al centro Atlantis, sabato scorso; il secondo prende avvio lunedì 24 marzo, e il terzo comincerà a Montebelluna, il 5 aprile. Per questi ultimi due, è ancora possibile iscriversi. Così spiegano i responsabili della Fondazione: “Come trasformare bisogni, desideri, aspettative in un progetto di vita che riesca a tutelare una persona con disabilità, anche quando i genitori non potranno più farlo? Perché è importante pensarci fin dall’infanzia? Come immaginare e orientare al meglio sostegni e percorsi futuri? Per rispondere a queste domande, abbiamo organizzato questi corsi di formazione per famigliari, caregiver, amministratori di sostegno di persone con disabilità, volendo approfondire lo strumento del «progetto di vita», come previsto dalla normativa vigente e, in particolare, dal decreto legislativo 62/2024”.
Prosegue, così, l’impegno della fondazione Tina Anselmi che si occupa, dunque, di progetti di vita “Durante e dopo di noi”, strumenti giuridici e patrimoniali a tutela di chi è più vulnerabile, autonomia abitativa, formazione e sperimentazione in ambito disabilità e salute mentale. “Dopo qualche anno dalla costituzione, ci siamo affermati come una realtà solida, che collabora in modo strutturato con le persone, le famiglie e le istituzioni del territorio, per accompagnare le fragilità e il diritto all’inclusione - spiega la presidente, Cristina Arata -. Il 2024, in particolare, è stato un anno di consolidamento, sia nel ruolo di interlocutore competente e affidabile in ambito Progetti di vita e «Dopo di noi», sia internamente a livello organizzativo”. Grazie alle donazioni ricevute, è stato possibile creare e formare un gruppo stabile di professionisti afferenti a diverse discipline, che ha permesso una ampia e competente presa in carico delle richieste in arrivo. L’impegno alla formazione interna continuerà anche per tutto il 2025. “In collaborazione con diversi partner - prosegue Arata - , tra cui l’Università di Padova e l’azienda Ulss 2 - distretto di Asolo, nel 2024 è stato svolto un grande lavoro per informare il pubblico sulle novità introdotte dal nuovo decreto legislativo 62/2024, attraverso convegni dedicati alle famiglie, ai professionisti e agli operatori del settore pubblico e privato sociale”.
Contemporaneamente, la Fondazione ha iniziato a lavorare alla costruzione di un proprio modello di Progetto di vita, che sarà definito e testato anche con i servizi a livello distrettuale. Insieme alla formazione, la sperimentazione sarà infatti uno dei due obiettivi primari per la Fondazione nel 2025. “Nel 2024 abbiamo risposto a 55 richieste e seguito 37 famiglie, offrendo 208 ore di accompagnamento e consulenza principalmente su Progetti di vita e strumenti giuridici e patrimoniali a sostegno delle fragilità - conclude la presidente -. L’autonomia delle persone con disabilità è un valore, è una conquista. Vogliamo che ciascuno, anche chi si trova in una condizione di fragilità, possa vivere una vita indipendente, dignitosa e felice”.
Info: www.fondazionetinaanselmi.org. (Francesca Gagno)