venerdì, 13 giugno 2025
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Il Montello punta sul “turismo esperienziale

Lo shopping come possibile espressione identitaria, l’enogastronomia come narrazione del territorio, la cultura e lo sport come chiavi per valorizzare paesaggi e comunità. È questa la visione emersa dal convegno dell’11 giugno. Nuovi infopoint e “patentini dell’ospitalità”

Un Montello che si racconta e si proietta nel futuro, puntando su ciò che ha di più autentico: lo shopping come possibile espressione identitaria, l’enogastronomia come narrazione del territorio, la cultura e lo sport come chiavi per valorizzare paesaggi e comunità. È questa la visione emersa dal convegno “Montello per il Turismo, Turismi per il Montello” dell’11 giugno. Un momento di confronto aperto e qualificato tra istituzioni, operatori del settore turistico, imprese e cittadini, che ha posto al centro della discussione lo sviluppo del territorio del Marchio d’Area Montello come destinazione turistica integrata e sostenibile.

Un momento che conclude il percorso del Patentino dell’Ospitalità nato dall’impegno di Ascom Confcommercio Treviso per qualificare l’accoglienza turistica locale che, a partire da quest’anno, si è arricchito con l’introduzione dei riconoscimenti ufficiali agli Infopoint territoriali e con l’organizzazione, appunto, del convegno “Turismi per il Montello”, primo appuntamento pubblico dedicato alla riflessione strategica sulla destinazione.

L’iniziativa è frutto di un investimento di Ascom Confcommercio Treviso, con la collaborazione di Cciaa Treviso Belluno-Dolomiti, Regione del Veneto, Marchio d’area Montello, Fondazione marca Treviso, Ipa Montello Sile e partner Twissen e SL&A.

Il convegno, in particolare, ha rappresentato un appuntamento partecipato per riflettere su quali leve possono far crescere il turismo in maniera sostenibile, coordinata e distintiva. La risposta? Una sinergia intelligente tra asset già presenti – come la ristorazione di qualità, le produzioni artigianali, le esperienze outdoor – e una rete sempre più coesa di accoglienza e informazione.

“Lo shopping non è solo un’attività commerciale: è un mezzo per vivere e ricordare un territorio”, ha sottolineato Cristina De Stefani, analista di Risposte Turismo. Dalle vie dello shopping ai mercatini, fino alle botteghe storiche, ogni acquisto può diventare un atto culturale e un’opportunità per valorizzare il saper fare locale”.

Anche il cibo diventa racconto: lo ha spiegato Francesco Redi, fondatore della Tiramisù World Cup, parlando della ristorazione come showroom dell’anima di un luogo. “La ristorazione e i prodotti tipici possono diventare veri e propri ambasciatori del territorio, capaci di coinvolgere il turista in un’esperienza immersiva fatta di sapori e narrazione”.

Prosegue Redi: “E proprio il Montello – con la sua varietà di eccellenze agroalimentari, la ricchezza paesaggistica e una solida cultura enogastronomica – ha tutte le carte in regola per essere protagonista di questa nuova forma di promozione turistica, in cui identità, emozione e sapore si intrecciano per offrire un’esperienza autentica e coinvolgente”.

Non è mancato l’approfondimento sul turismo lento, con un focus speciale sul cicloturismo esperienziale. “Il Montello ha le potenzialità per diventare un riferimento europeo per chi cerca percorsi attivi, sostenibili e coinvolgenti”, ha dichiarato Massimo Stefani, direttore di Prosecco Cycling. “Non si tratta solo di sport, ma di costruire storie e occasioni di scoperta autentica”.

Spazio anche ai dati aggiornati sul comparto turistico locale e alla presentazione della seconda edizione dell’Asolo Montello Fest, illustrata da Simone Rech, presidente della Strada del Vino Asolo e Montello che ha affermato: “I dati del 2024 confermano come negli 8 Comuni dell’area Montelliana si assista ad un picco di presenze concentrato nel periodo maggio-ottobre, leggermente più contenuto rispetto al periodo di picco dei luoghi contermini. L’enogastronomia può diventare, in tal senso, anche strumento di destagionalizzazione e stiamo proprio lavorando per estendere la stagione turistica oltre i mesi di punta, prendendo spunto dai territori limitrofi dove i flussi iniziano già da marzo”.

Nel corso dell’evento sono stati, infine, anche consegnati i “Patentini dell’Ospitalità”, a conclusione della sesta edizione del progetto formativo, a 30 operatori del territorio, tra albergatori, ristoratori, guide e semplici cittadini che hanno scelto di investire nella propria formazione turistica. Tra questi figurano Gloria e Michele Bandiera, Rosella Bergamo, Karen Bonan, Feliciano Bonsembiante, Anna Bortolin, Laura Botteon, Sebastiano Bresolin, la struttura B&B Alla Bon’ora di Cesco Francesca, Paola Da Re della Trattoria Bandiera, Alessandro Facchin, la guida escursionistica Luciano Fior, Roberta Furlan dell’Antica Osteria Milork, Andrea Gasparetto, la Locazione De Marchi, Ezio Guizzo, Lisiana Lazzarotto, Sergio Mazzero, Valeria Mazzucato, Raffaella Mufato, Caterina Parlante, Elena Sofia Recchia, Martina Sartor (guida MTB), l’organizzazione Plant for the Planet Italia, Alerio Tosi, Simonetta Magda Toso, Varga Katalin, Villa Luisa Francesca ed Emanuele Zamperoni, noto come “Il Re della Cantina”.

Contestualmente, sono stati ufficializzati tre nuovi Infopoint locali, attività selezionate e riconosciute dalla Regione del Veneto – come esercizi commerciali, tabaccherie o ristoranti – che diventano punti di riferimento per l’informazione e l’accoglienza dei visitatori. Chi ottiene il riconoscimento entra a far parte del sistema regionale di accoglienza turistica diffusa, contribuendo a offrire un servizio capillare, accessibile e integrato con l’identità del territorio.

Ha detto in un videomessaggio, l’assessore regionale Federico Caner: “Complimenti a tutti gli operatori turistici che stanno conseguendo il Patentino dell’Ospitalità, così come ai tre nuovi infopoint che verranno aperti sul territorio. Sono due strumenti diversi, ma complementari e fondamentali per innalzare il livello della comunicazione e della promozione turistica nella nostra regione”.

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