venerdì, 11 ottobre 2024
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Sport, per il Collegio Pio X una priorità

La scuola ha scelto di investire nello sport: “Non può esserci istruzione dove non ci sia anche un completo sviluppo del carattere; ecco perché, all’interno del progetto educativo del Collegio Pio X, tutti gli istituti superiori devono potersi definire Sportivi” le parole del rettore, mons. Lucio Bonomo

Il Collegio Pio X investe sullo sport e si mette al fianco dei propri studenti, incentivandone l’attività sportiva, anche a livello agonistico. È in quest’ottica che tutti gli indirizzi degli istituti superiori della scuola si definiscono oggi anche “Sportivi”. Tra gli studenti dei Licei e dell’Istituto tecnico Affari finanza e marketing ci sono, infatti, 20 studenti atleti di alto livello e interesse nazionale, oltre a 11 agonisti.

Il sostegno agli studenti-atleti si concretizza con l’affiancamento di figure professionali adeguate, che vanno dalla presenza, all’interno della scuola, di una Psicologa, a una rete di collaborazione con gli enti sportivi certificati, fino all’integrazione dell’assolvimento delle ore di Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) per gli agonisti di interesse nazionale.

Lo sport viene messo al centro anche nelle attività didattiche curricolari, le ore di Scienze motorie, infatti, rivestono un momento centrale nella vita scolastica dei ragazzi, accompagnati dai docenti che ne curano con passione non solo la crescita fisica, ma anche la capacità di relazionarsi nelle dinamiche di gruppo. Il Collegio è, inoltre, fornito di 2 palestre interne, con campi da basket e pallavolo, sia coperti che esterni, e di un cortile con porte mobili per il calcetto; la posizione strategica, a pochi metri dalle mura cittadine, permette ai docenti di svolgere attività fisica anche sul percorso predisposto tra i due bastioni.

Ogni anno vengono organizzate attività, sia curricolari che all’interno del progetto Pcto, che prevedono anche il coinvolgimento di esperti esterni; ad esempio, lezioni outdoor di arrampicata, sci, trekking invernale con le ciaspole o in mountain bike, per non parlare dei tornei sportivi interni. Da qualche anno il dipartimento di Scienze motorie organizza regolarmente delle uscite di kayak e canottaggio, con un allenatore-tecnico, e delle esperienze di team building in dragon boat, una canoa a 20 posti.

“Lo sport non è solo passione e allenamento alla vita – ha commentato il professor Francesco M. Cianci, docente di Matematica e Fisica, preside dei Licei e dell’ITE –, ma anche un’attività fondamentale per la salute di tutti i giovani. Ecco perché, da qualche anno, ci teniamo a organizzare degli aventi aperti alle classi, in cui intervengano medici, nutrizionisti o psicologi dello sport, con l’obiettivo di fornire ai ragazzi anche gli strumenti critici e le conoscenze teoriche necessarie. Tutto questo non è solo un progetto che lasci spazio anche alle passioni dei ragazzi, ma è un presupposto centrale per sviluppare le competenze caratteriali, di educazione civica e di educazione alla salute che formeranno i futuri cittadini di domani”.

“Lo sport – ha chiarito il rettore, mons. Lucio Bonomo – è una metafora della vita: la sua pratica ci pone di fronte agli ostacoli, richiede passione e sacrifici, ci mette di fronte alle nostre debolezze e ci costringe a scoprire i tratti più nascosti della nostra personalità. Praticare sport, a qualsiasi livello, anche agonistico, è un diritto che ogni ragazza e ragazzo deve avere, in particolare durante l’adolescenza. Non può esserci istruzione dove non ci sia anche un completo sviluppo del carattere; ecco perché, all’interno del progetto educativo del Collegio Pio X, tutti gli istituti superiori devono potersi definire «Sportivi». Quella di affiancare al percorso scolastico anche un’attività agonistica, che richieda magari ore di allenamento quotidiane o partite nel fine settimana, è di certo una sfida importante e deve innanzitutto basarsi su un’assunzione di responsabilità da parte dello studente-atleta. Secondo noi, di fronte a questa ambizione, la scuola deve essere la prima alleata di tutti quei giovani che scelgono di abbracciarla. In una società come quella contemporanea, in cui è sempre più importante trasmettere ai giovani i valori tradizionali dello sport, la scuola non può voltarsi da un’altra parte”.

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