martedì, 15 ottobre 2024
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Torna il park in piazza Vittoria, insorgono le opposizioni

Il progetto non è certo cosa nuova, e da quasi vent’anni rispunta periodicamente, ma non è ancora mai stato realizzato, nonostante nel 2008 i lavori fossero partiti e poi si fossero arrestati. Il 30 novembre, la delibera della Giunta Conte arriva in Consiglio comunale

Per la serie, a volte ritornano, la Giunta del Comune di Treviso ha approvato il via libera alla firma del contratto con la società Parcheggi Italia, per realizzare un parcheggio sotterraneo in piazza della Vittoria. Il progetto non è certo cosa nuova, e da quasi vent’anni rispunta periodicamente, ma non è ancora mai stato realizzato, nonostante nel 2008 i lavori fossero partiti e poi si fossero arrestati. Il 30 novembre, la delibera è arrivata in Consiglio comunale, con grandi proteste delle opposizioni, contrarissime alla realizzazione del parcheggio. Nonostante ciò, la Giunta promette l’inizio dei lavori per l’estate prossima. Si tratta, ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Andrea De Checchi, di un parcheggio interrato di due piani, che prevederà 430 posti auto sotterranei, mentre la piazza sarà riqualificata “in ottica green”, con più verde e alberi, percorsi dedicati a bici e a pedoni.

“In concomitanza con la nuova piazza - ha proseguito l’assessore - pedonalizzeremo via Cadorna, sarà l’inizio delle pedonalizzazioni in centro storico”. Il progetto prevede l’eliminazione di diversi stalli a raso nell’area, compensati da quelli sotterranei, dei quali una parte consistente sarà riservata ai residenti che oggi, nonostante paghino un abbonamento, hanno sempre difficoltà a trovare un posto auto. L’opera sarà realizzata in project financing, cioè con un investimento di Parcheggi Italia, per circa 33 milioni di euro. La ditta gestirà, poi, il parcheggio per i prossimi quarant’anni, ripagandosi così con gli introiti del parcheggio, che dovrebbe costare due euro l’ora, l’investimento effettuato. Per far partire i lavori, tuttavia, manca ancora il benestare della Soprintendenza, che dovrà dare il via libera allo spostamento del monumento ai caduti, che dovrebbe essere smembrato, spostato e poi ricollocato a lavori ultimati.

Perplessità ci sono anche sulla possibile presenza di reperti archeologici e sulle infiltrazioni delle falde acquifere, ma De Checchi assicura: “Le tecniche costruttive sono notevolmente migliorate rispetto a vent’anni fa e i rilievi fatti ci garantiscono che non sono presenti criticità. Gli scavi saranno fatti in un’area dove non dovrebbero esserci reperti, in ogni caso la Soprintendenza seguirà passo passo i lavori”.

Le rassicurazioni non convincono l’opposizione, che si batte in Consiglio comunale per evitare l’approvazione: “Un’opera concepita vent’anni fa- le parole del capogruppo Pd Stefano Pelloni - dall’allora sindaco Gentilini e alla cui realizzazione non venne mai dato seguito, nemmeno il sindaco Gobbo, pure leghista, perché già allora era evidente che si trattava di una realizzazione che non convinceva nessuno. Il sindaco Giovanni Manildo riuscì a trasformare il contratto con Parcheggi Italia, eliminando il park Vittoria interrato, e prevedendo la sistemazione e riqualificazione di altre due aree. Penso che quella fosse la strada giusta: potenziare il Cantarane, per pedonalizzare piazza Duomo, e realizzare un altro parcheggio più grande nella zona nord di Treviso. Oggi, dopo sei anni di Amministrazione Conte, siamo tornati al punto di partenza, a cui era Gentilini venti e passa anni or sono. I risultati del Pums (Piano urbano mobilità sostenibile) ci dicono che il fabbisogno di parcheggi è a nord delle mura, dove c’è il mercato due volte alla settimana, mentre in zona stazione i parcheggi non mancano”.

Non è d’accordo De Checchi che replica: “Siamo tornati al progetto in piazza Vittoria perché era il migliore, quelli alternativi erano peggiorativi, nonché tecnicamente irrealizzabili, poiché, ad esempio, sarebbe stato complicato e pericoloso scavare a ridosso delle mura, oltretutto trasformando un parcheggio gratuito in uno a pagamento; inoltre, sarebbero stati onerosi per il Comune, che avrebbe dovuto dare 2 milioni e 600 mila euro all’impresa”.

Pelloni, tuttavia, contesta anche il pericolo di aumentare il traffico in centro storico, invece di andare verso progetti che tolgano le auto dal centro: “Costruendo 430 posti dentro le mura, si crea un attrattore di traffico che comporterà un via vai di auto private in area stazione-centro: il contrario della creazione di una città green con aria pulita, o meno inquinata. Se vogliamo ridurre il traffico sul Put e in città, dobbiamo riuscire a far parcheggiare le auto a nord, senza che debbano percorrere mezzo Put”. Per l’assessore, invece, proprio la presenza di un parcheggio con molti posti auto farà diminuire il traffico: “Si entra e si esce passando dalla stazione, visto che l’ingresso del parcheggio sarà dietro le Poste, le macchine non dovranno attraversare tutto il centro e girare a vuoto, potranno andare direttamente lì, con la sicurezza di trovare un posto, così diminuiremo il traffico e l’inquinamento”.

Rimane scettico, in ogni caso, anche Gigi Calesso di Coalizione civica: “Nonostante le rassicurazioni della Giunta, appare del tutto anacronistico il «ritorno» del progetto del parcheggio interrato in piazza Vittoria. E non saranno certo le «nuove tecniche costruttive» o la «nuova viabilità» a far cambiare idea a chi abita in piazza Vittoria e nelle vie limitrofe, giustamente preoccupato non solo di problemi che potrebbe comportare lo scavo della voragine in piazza, ma dell’intensificarsi della circolazione automobilistica nella zona, con il suo inesorabile corollario di inquinamento e di minore sicurezza per pedoni e ciclisti”.

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