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Olmo, festa molto partecipata per i primi cinquant’anni della parrocchia

Il vescovo Tomasi, nell’augurare “buona festa e un buon compleanno alla parrocchia”, ha sottolineato nell’omelia, interamente dedicata alla pagina del Vangelo domenicale del figliol prodigo, come “nella comunità, le capacità di ognuno sono dono per gli altri e che ciò che conta è l’amore di Dio verso ognuno di noi, uniti gli uni agli altri”
10/04/2025

È stata festa grande per la parrocchia di Olmo di Martellago che, domenica 30 marzo, ha ricordato il 50° anniversario della propria fondazione con una solenne messa presieduta dal vescovo, Michele Tomasi. Con il vescovo hanno concelebrato il parroco, don Tarcisio Milani, il suo predecessore, don Giovanni Soligo, attualmente canonico della Basilica di San Pietro in Roma, padre Roberto Favaretto, della Comunità Missionaria di Villaregia, originario di Olmo, che giusto quest’anno ricorda il 40° anniversario di ordinazione e, infine, don Matteo Gatto, parroco di Martellago e don Paolo Bonato, per la parrocchia di Maerne. Centinaia le persone presenti, e tra queste anche la vice sindaca Monica Cornello, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Martellago.

Non mancavano gli Scout, i ragazzi dell’Azione cattolica, i componenti della Caritas, le catechiste e il coro, che ha animato in modo particolare l’intera liturgia. Il vescovo Tomasi, nell’augurare “buona festa e un buon compleanno alla parrocchia”, ha sottolineato nell’omelia, interamente dedicata alla pagina del Vangelo domenicale del figliol prodigo, come “nella comunità, le capacità di ognuno sono dono per gli altri e che ciò che conta è l’amore di Dio verso ognuno di noi, uniti gli uni agli altri”.

Molto sentite sono state le preghiere dei fedeli preparate per l’occasione da vari gruppi parrocchiali, che hanno così espresso un ricordo particolare per don Franco Zanon, che fu il primo parroco della comunità, mancato nel 2018, e hanno pregato affinché nella vita della parrocchia “non vengano mai a mancare piccoli gesti, cure e attenzioni che rafforzano i legami di condivisione, rispetto e fratellanza”.

Al termine della messa, la festa è proseguita con un pranzo comunitario, organizzato in modo impeccabile dai volontari dell’oratorio, cui hanno partecipato ben 350 persone, tra le quali anche il vescovo Michele, che così ha avuto modo di salutare tutti, in particolar modo i bambini e i giovani, con i quali ha condiviso anche nel canto la gioia per un momento così significativo per la vita dell’intera comunità parrocchiale.

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