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San Donà, il direttore Filippi presenta il masterplan del nuovo ospedale

Il masterplan del progetto prevede un percorso a più fasi, composto da nuove costruzioni e demolizioni, per dare una composizione planivolumetrica maggiormente funzionale e adeguata ai più elevati standard sanitari. Nella prima fase (investimento circa 26 milioni) l’intervento prevede la costruzione di un nuovo edificio, composto da cinque piani, nel quale verranno trasferiti, al piano terra l’ingresso, l’area accoglienza, poliambulatori e servizi a corredo, al primo piano il blocco degenze e servizi
16/10/2025

Recentemente, al centro culturale Da Vinci di piazza Indipendenza, a San Donà, il direttore generale dell’Ulss 4, Mauro Filippi, insieme al direttore dei servizi tecnici Antonio Morrone e alla progettista Giovanna Mar, ha presentato il masterplan di riqualificazione dell’ospedale “Città del Piave”.

Preceduto dal saluto del sindaco di San Donà, Alberto Teso, e dell’assessore alla Programmazione e Bilancio della Regione Veneto, Francesco Calzavara, l’intervento del direttore generale Filippi è iniziato con un quadro generale delle progettualità che riguardano i tre ospedali dell’Azienda sanitaria. Investimenti per oltre 60 milioni di euro nella sola fase iniziale, a cui se ne aggiungeranno altri 45 per le fasi successive: circa 110 milioni per gli ospedali e altri 30 da fondi Pnrr per la sanità del territorio del Veneto Orientale.

Le progettualità erano state presentate in anteprima lo scorso 9 giugno a San Donà di Piave, alla presenza del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, ma la direzione generale dell’Ulss 4 ha, tuttavia, voluto dar seguito a presentazioni mirate nei comuni sede di ospedale, coinvolgendo anche i sindaci e le associazioni locali. Dopo la presentazione a Portogruaro e a Jesolo l’ultimo incontro pubblico si è quindi tenuto a San Donà di Piave.

Nel 2024, l’ospedale “Città del Piave”, con i suoi 240 posti letto, ha registrato 8.672 ricoveri, prodotto 9.231 interventi chirurgici ed erogato 1,7 milioni di prestazioni specialistiche ambulatoriali, con 53.852 accessi al pronto soccorso: questi i dati, negli ultimi 4 anni in costante aumento, presentati durante l’incontro.

La forma dell’ospedale di San Donà è il risultato di un percorso avviato all’inizio del Novecento, con ricostruzioni dopo le grandi guerre, ampliamenti, ristrutturazioni, e si è consolidato nell’attuale composizione planimetrica (43.172 mq), alla fine degli anni Novanta, con la realizzazione di una nuova piastra dei servizi e di emergenza.

Il masterplan del progetto prevede un percorso a più fasi, composto da nuove costruzioni e demolizioni, per dare una composizione planivolumetrica maggiormente funzionale e adeguata ai più elevati standard sanitari. Nella prima fase (investimento circa 26 milioni) l’intervento prevede la costruzione di un nuovo edificio, composto da cinque piani, nel quale verranno trasferiti, al piano terra l’ingresso, l’area accoglienza, poliambulatori e servizi a corredo, al primo piano il blocco degenze e servizi. I primi due piani (circa 5.000 mq) verranno completati in questa fase, così come, contemporaneamente, verrà realizzata una nuova area parcheggi.

Nella seconda fase, verranno completati gli altri piani del nuovo edificio, trasferiti reparti e servizi nei nuovi locali. Successivamente, verranno demolite l’ala est e parte dell’ala ovest, in quanto non più necessarie all’attività sanitaria e contestualmente verrà ampliata l’area dedicata all’emergenza-urgenza.

Nella nuova composizione anche l’ingresso al pubblico dell’ospedale verrà spostato: non più in via Nazario Sauro, ma in via Ca’ Boldù.

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