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Fossalta di Piave: il ricordo della Grande guerra con i ragazzi delle medie

L’occasione intorno alla quale è stato organizzato l’evento, erano i 100 anni dallo svelamento delle lapidi in onore delle brigate Avellino e Ferrara, e del maggiore Francesco Mignone (medaglia d’oro al valor militare), comandante del III battaglione della brigata Avellino, che a passo Lampol di Fossalta di Piave, fu colpito mortalmente il 17 giugno 1918

Il desiderio di pace ha mormorato forte venerdì scorso 23 maggio, a Fossalta di Piave, dove l’Amministrazione comunale ha patrocinato un evento di commemorazione sulla Grande guerra, pensato per i ragazzi delle scuole medie. La giornata, fortemente voluta dallo storico e scrittore locale, Lorenzo Mazzonetto, si intitolava: “Noi, la storia: il Piave mormorò. Viaggio nella memoria e nel coraggio di uomini che hanno conosciuto la nostra terra”.

L’occasione intorno alla quale è stato organizzato l’evento, erano i 100 anni dallo svelamento delle lapidi in onore delle brigate Avellino e Ferrara, e del maggiore Francesco Mignone (medaglia d’oro al valor militare), comandante del III battaglione della brigata Avellino, che a passo Lampol di Fossalta di Piave, fu colpito mortalmente il 17 giugno 1918, nei giorni della battaglia del Solstizio. L’evento avvenne a villa Marini, oggi villa Canthus, dove 300 soldati italiani opposero tenace resistenza all’Esercito austro ungarico, che voleva andare a prendersi Venezia. Su una delle targhe in ricordo di quegli eroi, affissa alla villa di passo Lampol, si legge: “Al battaglione della brigata Ferrara, accerchiato in questa villa, vennero eroicamente a unirsi con tutte le cassette di cartucce i superstiti di un battaglione della brigata Avellino CCXXXI e CCXXXII Fanteria apertosi il varco a colpi di baionetta. Fanti sovrumani che tre dì resistettero sul greto del fiume, soli, e quando alla fine del terzo, sotto l’argine di San Marco, il capitano disse loro: «Ragazzi! Tentiamo di aprirci la via. O morire o liberarci, cedere no, Dio ci protegga, figlioli! Dio ci protegga», si lanciarono, si salvarono in trenta, oh gloria!”.

C’è una targa dedicata anche alla medaglia d’oro al valor militare Francesco Mignone, i cui resti riposano nel Sacrario militare di Fagarè della Battaglia.

Alla toccante cerimonia di venerdì, in cui si è “celebrata l’importanza del ricordo”, oltre agli studenti delle scuole medie di Fossalta e Meolo, e dei Consigli comunali dei ragazzi di Monastier e Roncade, a fianco ai rappresentanti delle associazioni combattenstiche del territorio, c’erano molti sindaci, assessori e amministratori comunali di Fossalta di Piave, Musile, Meolo, San Donà di Piave, Monastier e Roncade. La sindaca di Fossalta, Alessandra Sartoretto, ha detto: “Qui siamo vicini al Piave, testimone di dolore e di straordinaria resistenza. Qui si vissero pagine molto dure della nostra storia. I migliaia di giovani uomini che qui perirono, custodivano nel cuore gli affetti più cari, lettere e piccoli biglietti pieni di lacrime, dove cercavano - tra le parole scritte - calore e umanità. Quegli uomini valorosi, oggi ci parlano e ci dicono a gran voce che dobbiamo riscoprire il valore delle parole e degli affetti più cari, costruire legami fra le persone, continuare a coltivare la pace e restare umani anche nei momenti più duri della vita. Che la loro memoria continui a mormorare, come il nostro amato fiume Piave, contribuendo a costruire la pace”.

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