martedì, 25 febbraio 2025
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Centro della Famiglia, incontro con il ministro Costa per possibili collaborazioni

Colloqui in tre Ministeri. Benessere della famiglia e aumento delle nascite sono obiettivi comuni. Don Cusinato: “I metodi naturali sono validi, meno gravosi e costosi per la donna e per la società. Lavoriamo insieme per dare fiducia”.

Treviso coinvolge Roma e le istituzioni centrali attorno ai temi della famiglia. La regressione della natalità in Italia è ormai riconosciuta come un problema di tutti, da affrontare con urgenza e determinazione. Associazioni e Istituzioni in questi mesi stanno mettendo a punto una piattaforma comune per valorizzare le risorse, ridurre gli spechi e dare indicazioni e sostegni concreti alle famiglie italiane. In questa cornice si sono collocati gli incontri di ieri mattina a Roma tra la delegazione del Centro della Famiglia della Diocesi di Treviso e rappresentanti delle Istituzioni centrali. Il primo colloquio è stato con il ministro Enrico Costa, titolare degli Affari Regionali e le Autonomie, e con delega alle Politiche familiari, poi con il sottosegretario Gabriele Toccafondi del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca universitaria e in conclusione con un dirigente del Ministero della salute preposto ai temi della famiglia e della fertilità.

I tre incontri hanno rispettato l’agenda coordinata dal senatore Franco Conte e hanno consentito di mettere a confronto e di ‘incastrare’ il lavoro di progettazione dei ministeri con quello del Centro della Famiglia, in particolare sui percorsi alternativi rispetto alla procreazione artificiale per venire incontro al desiderio di avere figli da parte di coppie sub-fertili. “Il Centro della Famiglia”, ha detto don Mario Cusinato, “ha coordinato negli ultimi anni una équipe di medici e di specialisti a disposizione delle coppie con problemi di fertilità. Ci sono infatti percorsi alternativi rispetto a quelli costosi e psicologicamente gravosi oggi praticati. A Roma abbiamo verificato identità di vedute nell’analisi delle cause della regressione della natalità e la bontà della nostra progettazione periferica rispetto a quella centrale dei ministeri. Ci sono disponibilità e convenienze ad operare di concerto, senza sovrapposizioni e con la collaborazione attenta delle istituzioni. Lo scopo è di dare aiuto alle famiglie e di contribuire così a una rinnovata fiducia da parte di questo soggetto sociale".

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