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Regionali: Schlein “lancia” Manildo, Stefani esce allo scoperto


Stringe le mani dei militanti, si fa fotografare con lo staff dello stand gastronomico, abbraccia ripetutamente il candidato alle regionali, il trevigiano Giovanni Manildo. Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, è tornata nella Marca, alla festa del Pd, in corso in questi giorni in città, nel prato della Fiera.
Classico incontro da campagna elettorale, che per il centrosinistra, stavolta praticamente unito, è già cominciata, anche se mancano due particolari da non poco: la data delle elezioni, che il presidente uscente Luca Zaia non ha ancora convocato, e il candidato, quasi certamente unitario, del centrodestra, cioè la coalizione che governa il Veneto da un trentennio, ed è fortemente indiziata a continuare a farlo.
Il Pd, naturalmente, cerca di approfittare dell’iniziale vantaggio che gli è stato concesso dal centrodestra, ancora diviso sul successore di Zaia. Manildo è in campo da settimane, le liste sono già state definite, Schlein, in poche ore, galvanizza la platea di Treviso (circa 400 i presenti) e di Padova.
“Stavolta, con Giovanni, corriamo per vincere”, scandisce. Attacca ripetutamente il centrodestra, in particolare sulla sanità pubblica e sulle politiche economiche, accusa il Governo di “lasciare soli” non soltanto i cittadini meno abbienti, in 11 milioni “costretti” a rinunciare alle ferie, ma anche le imprese. E invoca una vera “politica della casa”.
Un discorso, per la verità, più nazionale che locale, ma alle proposte territoriali deve pensare Manildo, del quale Schlein elogia la capacità amministrativa, nel suo mandato come sindaco di Treviso.
I “big” del centrodestra non sono ancora programmati, a Treviso, ma certamente arriveranno, nelle prossime settimane.
Il tempo stringe, ma non troppo. Le elezioni si terranno, probabilmente, nelle ultime date utili offerte dal calendario, il 23 e 24 novembre (ma non utili a evitare l’esercizio provvisorio, dato che sarà quasi impossibile approvare un bilancio entro l’anno). Per quanto riguarda il candidato del centrodestra, dopo Zaia, il nome che tutti sussurravano è finalmente uscito allo scoperto. Si tratta del giovane Alberto Stefani, segretario regionale della Lega, molto vicino a Matteo Salvini. Anche Zaia ha invitato a sostenerlo.
Fratelli d’Italia, d’altro canto, non ha ancora rinunciato all’idea di esprimere un proprio candidato. Ma, se darà il via libera a Stefani, chiederà importanti “contraccambi”: assessorati pesanti e candidature nelle principali città venete, tra cui Venezia e, forse, la stessa Treviso. Probabile, però, che tutti attendano l’esito delle Regionali più incerte di questa spezzettata tornata autunnale, quelle delle Marche, dove il presidente uscente, Francesco Acquaroli è, appunto, espressione di FdI. L’altro nodo ancora non risolto è la presenza della lista Zaia, che un sondaggio ha valutato a oltre il 40 per cento, naturalmente a scapito dei partiti, soprattutto (ma non solo) di centrodestra.