venerdì, 06 giugno 2025
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Il decreto Sicurezza è legge. Ecco cosa prevede

Con 109 voti favorevoli, 69 contrari e un’astensione, il Senato ha approvato ieri il Decreto Sicurezza (D.L. n. 48/2025), che prevede nuove disposizioni in materia di sicurezza pubblica. Il provvedimento, criticato dalle opposizioni, interviene su vari fronti: dal contrasto al terrorismo alla tutela delle forze dell’ordine; dalla sicurezza urbana alla lotta alla criminalità organizzata; dalla gestione dell’ordine pubblico all’uso di cannabis e stupefacenti. I punti principali.

Terrorismo e criminalità organizzata

L’art. 2, introduce nuove fattispecie di reato, come la detenzione di materiale con finalità di terrorismo, punita con la reclusione da 2 a 6 anni, e la diffusione online di istruzioni per compiere atti violenti o sabotaggi. Vengono rafforzati anche i controlli sui noleggi auto, che dovranno essere segnalati anche Decreto Sicurezza. I punti principaliper i reati di mafia e criminalità organizzata.

Antimafia

Secondo l’art. il prefetto potrà, in casi eccezionali, escludere temporaneamente alcune decadenze per evitare che un imprenditore individuale perda ogni mezzo di sostentamento. Le modifiche si estendono anche alla gestione e alla destinazione dei beni sequestrati e confiscati, per garantire maggiore efficienza e trasparenza.

Sostegno vittime usura. Nasce la figura dell’esperto

L’art. 33 prevede che gli operatori economici, vittime di usura e beneficiari dei mutui erogati ai sensi dell’art. 14 della legge 108/1996, siano affiancati da un esperto cui spetterà il compito di assisterli nel percorso di rilancio economico e reinserimento nel circuito legale.

Occupazioni abusive

Il decreto introduce il reato di occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui che viene punito con fino a 7 anni di reclusione. Prevista la possibilità per la polizia giudiziaria di disporre il rilascio immediato dell’immobile occupato, anche senza mandato del giudice, in caso di occupazioni illegittime.

Tutela forze dell’ordine e personale di sicurezza

Rafforzata la tutela penale per le forze di polizia. Aumentano le pene per lesioni, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, con aggravanti specifiche. Gli operatori potranno essere dotati di bodycam. Previsto anche un sostegno economico per le spese legali fino a 10.000 euro per agenti coinvolti in procedimenti giudiziari relativi al servizio. Inasprito l’art. 19 in merito alla violenza e alla resistenza a pubblico ufficiale che viene esteso a casi specifici come l’impedimento a opere pubbliche o occupazioni.

Proteste Manifestazioni e Migranti

Introdotto un nuovo reato di “rivolta” in carcere e nei centri di trattenimento per migranti per chi partecipa con violenza, minaccia o resistenza all’autorità. Per gli istituti di pena prevista la reclusione da 1 a 5 anni. Previste pene più severe anche per chi partecipa a rivolte nei centri di trattenimento per migranti. Si va da 1 a 4 anni nei Cpr. In entrambi i casi si arriva fino a 18 anni di reclusione se la rivolta ha provocato morte o lesioni gravi.

Pene inasprite per chi organizza o guida rivolte

Viene punita anche la resistenza passiva se impedisce l’azione degli agenti. Il Blocco stradale, da semplice illecito amministrativo (punito con una multa da mille a quattromila euro) diventa reato. Per chi esegue proteste su strada e blocchi ferroviari, l’art. 14 del decreto prevede la reclusione fino a 1 mese o una multa fino a 300 euro. Se poi il blocco è organizzato da più persone riunite, la reclusione può partire da 6 mesi e arrivare fino a 2 anni.

Accattonaggio con minori e truffa ad anziani

Sale da 14 a 16 anni l’età per la quale viene punito l’impiego di minori nell’accattonaggio e aumenta da 3 a 5 anni la pena massima. Pene più severe anche per le truffe ai danni delle persone anziane.

Cannabis

Viene chiarito che la legge 242/2016 non si applica alla vendita e distribuzione di infiorescenze di canapa anche in forma lavorata o semilavorata. Approvato poi un emendamento che equipara la cannabis “light” (cioè, priva di principio attivo stupefacente) a quella con effetti psicotropi e che vieta “l’importazione, la cessione, la lavorazione, la distribuzione, il commercio, il trasporto, l’invio, la spedizione e la consegna” delle sue infiorescenze.

Carcere e minori

Viene modificata la disciplina riguardante la detenzione di madri con figli piccoli. Diviene facoltativo (e non più obbligatorio) il rinvio della pena per le condannate incinte o madri di bimbi più piccoli di un anno. Anche per queste donne, quindi, d’ora in poi potranno aprirsi le porte del carcere, o degli Istituti a Custodia Attenuata per detenute madri (Icam), quattro in tutta Italia. Si tratta di uno dei punti più controversi del provvedimento perché andrebbe a punire le borseggiatrici rom colpevoli le quali, secondo la legge, approfitterebbero della gravidanza per delinquere senza rischiare la reclusione. Previsti anche incentivi all’apprendistato per i detenuti e semplificazioni per l’accesso al lavoro esterno.

Migranti

Semplificate le procedure per la costruzione di nuovi centri.

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