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Anlaids: il virus dell’Hiv non è scomparso

L’associazione per la lotta all’Aids celebra il quarantesimo anniversario con uno spettacolo del comico Leonardo Manera, il 21 novembre, e due mostre, una al Bailo e una al Salce. A Treviso si contano ancora trenta nuovi contagi ogni anno
20/11/2025

Anlaids (Associazione nazionale per la lotta contro l’Aids) compie 40 anni e la sezione trevigiana ha preparato un compleanno che fa storia. Il 21 e 22 novembre sono state previste due giornate all’insegna dell’arte, che diventa strumento di condivisione e informazione, e dunque di prevenzione in tema di Aids e Hiv: due malattie sessualmente trasmissibili che, anche nella nostra Treviso, non sono scomparse e che ancora risentono degli stereotipi degli anni Novanta, veri e propri ostacoli per una seria conoscenza della malattia.

I numeri

Nel mondo sono 40 milioni le persone con Hiv e 140 mila in Italia; si stima – e il dato è drammatico – che ci sia un 10% inconsapevole di esserne affetto, ed è proprio per questo che l’infezione continua a diffondersi. In provincia di Treviso sono 1.100 le persone seguite dal Dipartimento di malattie infettive dell’Ulss 2, con un’incidenza di circa 30 nuove persone l’anno (163 in Veneto). Un dato, questo, che negli ultimi anni è rimasto stabile, rispetto a una decina d’anni fa, quando i nuovi casi annui erano una cinquantina. Di queste 30 persone (26 da inizio anno al momento in cui scriviamo) il 70% è di genere maschile, con una media di età sui 40 anni (il più giovane ne ha 23 e il più vecchio 70), e tutti, purtroppo, a uno stadio avanzato della malattia.

Il perché dei numeri

Queste informazioni dicono molto, in particolare confermano quanto la percezione e la conoscenza dell’Aids sia influenzata da pregiudizi; tra questi, ancora, che il contagio sia anche tramite un bacio o una stretta di mano (lo pensano anche tanti adolescenti che Anlaids incontra nelle scuole). “La cosa più bella è che i pazienti invecchiano: hanno relazioni, progetti di vita personali e lavorativi, fanno figli sani”, spiega Maria Cristina Rossi, infettivologa dell’Ulss2 e presidente di Anlaids Treviso. L’Aids, oggi, è una malattia con esiti completamente diversi rispetto a trent’anni fa, quando la mortalità arrivava anche al 99%. Eppure, la percezione è rimasta lì: “Le persone continuano a pensare che ci siano «categorie a rischio», come omosessuali e persone che fanno abuso di sostanze, quando, invece, ha da sempre riguardato «comportamenti a rischio»: basta un solo rapporto non protetto, con qualsiasi tipo di partner, per contrarre la malattia”, spiega ancora Rossi. E, infatti, le circa 30 persone l’anno che, come si diceva, in provincia di Treviso si scoprono positive, sono soprattutto uomini eterosessuali sulla quarantina.

La prevenzione

In tutto il territorio dell’Ulss 2 ci sono due centri in cui è possibile fare un test gratuito e anonimo di positività all’Aids: alla Madonnina e al reparto di dermatologia. A questi si rivolgono, ogni anno, circa 500 persone, altro trend stabile negli ultimi anni, ma decisamente troppo poche, considerando il bacino d’utenza di circa 900 mila abitanti. “In tanti pensano che bastino degli esami generici, ma in realtà per l’Hiv è necessario fare un test specifico”, precisa la dottoressa, invitando la cittadinanza tutta, senza distinzione d’età, a monitorarsi in caso si abbia avuto comportamenti a rischio. Anche perché non c’è solo l’Hiv: le tre malattie sessualmente trasmissibili più diffuse sono clamidia, monococco e sifilide. La prevenzione passa, secondo Anlaids, attraverso l’uso del preservativo (per tutte) e (per l’Aids) la Prep (Profilassi pre-esposizione), cioè farmaci ad azione antiretrovirale assunti da persone negative, ma che presentano un elevato rischio di contrarre l’infezione.

L’arte per conoscere

Siamo ben lontani, nel 2025, dalle campagne provocatorie di Oliviero Toscani o agli abiti di Franco Moschino, che invitavano a una riflessione globale sul tema. Secondo la linea di Miuccia Prada, per la quale gli abiti devono anche “servire”, cioè non avere solo valore estetico, ma anche portare delle istanze, Anlaids Treviso ha preparato un quarantennale all’insegna della moda. Tra il 21 e il 22 novembre Treviso vede uno spettacolo del comico Leonardo Manera preparato ad hoc sul tema (venerdì 21, alle 20.30, all’Appiani), una mostra al Bailo “Memorabilia & mirabilia. Vite parallele di Fiore Crespi e Franco Moschino”, ricca di cimeli come il famoso corpetto di Moschino ricoperto di preservativi, simbolo della lotta all’Hiv, indossato da Crespi (nella foto, ndr) nel 1995, e che sarà aperta fino all’11 gennaio; infine, la mostra “Habitus” nella sede di San Gaetano del museo nazionale Collezione Salce, con i 36 figurini finalisti del concorso “L’abito prevenzione”, iniziativa di Anlaids Treviso, che ha visto partecipare oltre 150 progetti; anch’essa sarà aperta fino all’11 gennaio.

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