Sentiamo anche il dovere di segnalare la difficile e a volte critica situazione in cui versa oggi nel...
Assemblea sinodale: lievito di pace e di speranza
Dal 24 al 26 ottobre si svolge il Giubileo delle équipe sinodali e degli organismi di partecipazione. Un appuntamento che vede protagonisti circa 2.000 membri delle équipe sinodali (anche la nostra diocesana sarà presente) e degli organismi di partecipazione ecclesiali nel mondo. “Il Giubileo rappresenta il primo momento collettivo della fase di implementazione, chiamata a tradurre gli orientamenti del Documento finale in scelte pastorali e strutturali coerenti con la natura sinodale della Chiesa”, si legge nella presentazione. Il 24 ottobre la sessione di apertura, seguita da un incontro - dialogo con il Papa. Il 25 ottobre il pellegrinaggio alla Porta Santa, cui seguirà una “conversazione nello Spirito” di oltre 100 piccoli gruppi linguistici. Poi, workshop e seminari di approfondimento e seminari tematici sulla conversione missionaria e sinodale della Chiesa. Dopo la sessione finale, la veglia mariana in piazza San Pietro. Domenica 26 ottobre, alle 10, la messa conclusiva del Giubileo, presieduta dal Papa in basilica.
Dopo quattro anni di ascolto, e discernimento, la settimana scorsa è stato pubblicato il Documento di sintesi del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, che viene votato dalla terza Assemblea sinodale, appunto, il 25 ottobre. “Lievito di pace e di speranza” è un testo articolato in 75 paragrafi, frutto di un processo capillare che ha coinvolto diocesi, parrocchie, associazioni e comunità, in un percorso di corresponsabilità diffusa: una mappa che restituisce l’immagine di una Chiesa in cammino, consapevole delle sfide del presente e desiderosa di affrontarle, con il Vangelo come bussola. La struttura segue tre grandi direttrici - mentalità e prassi, formazione, corresponsabilità - e intreccia riflessione e proposta, metodo e contenuto. La prima parte, dedicata al “rinnovamento sinodale e missionario delle prassi ecclesiali”, affronta, tra l’altro, alcuni snodi importanti della vita ecclesiale e sociale di grande attualità: pace e nonviolenza, giustizia sociale, cura della casa comune, amicizia sociale e politica. Le proposte sono concrete: tavoli permanenti sul disarmo e sull’educazione alla pace, progetti di giustizia riparativa, sostegno alla finanza etica. Centrale, il tema delle relazioni: la comunità cristiana è chiamata a diventare sempre più inclusiva e accogliente, accompagnando situazioni di fragilità e promuovendo percorsi di ascolto e prevenzione degli abusi. La seconda parte del documento mette al centro la formazione sinodale e missionaria dei battezzati: maturità della fede, centralità della Parola di Dio, liturgia curata e omelie ben preparate, percorsi di iniziazione cristiana rinnovati, formazione dei formatori e cultura della tutela. L’obiettivo è costruire una formazione che non sia solo trasmissione di contenuti, ma esperienza comunitaria e processo di discernimento condiviso, capace di generare responsabilità e missione.
La terza parte guarda, invece, all’organizzazione della vita ecclesiale e alla corresponsabilità nella guida delle comunità. Il testo propone di ripensare il volto delle parrocchie come realtà missionarie e accoglienti, di valorizzare gli organismi di partecipazione e di promuovere stili di guida più collegiali e meno clericali. Si chiede una presenza più significativa delle donne nei processi decisionali e nei ministeri, un riconoscimento maggiore dei laici nella responsabilità pastorale e un uso trasparente e solidale dei beni ecclesiastici. Non mancano riflessioni sulle strutture diocesane e sul loro necessario rinnovamento. L’attenzione alla gestione economica, in particolare, è letta come questione pastorale e non amministrativa: la trasparenza e la condivisione dei beni sono parte integrante della credibilità ecclesiale.
Ma la vera novità è il metodo: il Cammino sinodale ha rappresentato un’esperienza di partecipazione senza precedenti, con un coinvolgimento capillare sul territorio e una rete di ascolto che ha toccato tutte le componenti del popolo di Dio.



