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Avis Castelfranco, settant’anni ma un cuore giovane

Con il messaggio “Il sangue si dona, non si versa”, su uno striscione sotto al palco, l’Avis di Castelfranco ha aperto, in teatro Accademico, la cerimonia per il suo 70° anno di fondazione, il 28 settembre. Il corteo di donatori, dirigenti e cittadini è arrivato in teatro dalla chiesa di S. Maria della Pieve, dove si è tenuta la messa, celebrata da don Davide Crespi.
“Oggi ricordiamo chi ha fondato questa nostra Avis, con impegno e generosità - ha esordito il presidente di Avis Castelfranco, Pietro Cimador - e le migliaia di donatori che da allora donano sangue e plasma per i malati. Oggi sono 1.693 i donatori attivi (648 donne e 1.045 uomini), di tutte le età, ai quali si aggiunge un gruppo di volontari che dà una mano nelle nostre tante attività, dall’accoglienza in Centro trasfusionale alla sensibilizzazione nelle scuole”.
I giovani sono il presente e il futuro, e fondamentale è la presenza di Avis nelle scuole, come sottolineato dalla vice sindaca Marika Galante: “Le realtà di volontariato sono un esempio per le nuove generazioni che, se informate, sanno dare molto”. 130 le persone che da inizio anno hanno donato per la prima volta, 53 quelle in attesa dell’idoneità. Per la stragrande maggioranza, sono giovani. “Il dono è sempre più un gesto, non solo medico, ma anche umano, sociale e culturale - ha detto il presidente di Avis provinciale, Paolo Zanatta - unisce persone che non si conoscono, salva vite, crea ponti. E a Castelfranco lo fa da sette decenni”. “Vite salvate anche grazie alla donazione di plasma, che va incentivata oggi più che mai - ha spiegato il presidente Avis regionale, Luca Marcon -. Dal plasma si ricavano farmaci, chiamati plasmaderivati, impiegati in molti campi sanitari, anche oncologici, ma il nostro Paese, a differenza del sangue, non ne ha abbastanza. Per questo, Avis continuerà a spronare Regione e strutture sanitarie perché questo tipo di donazione venga sostenuta il più possibile”.
La sensibilità dei donatori non manca, come precisato dal presidente Aido provinciale Angelo Tronchin, ospite dell’Avis, nell’elogiare la grande generosità dei cittadini veneti anche in fatto di donazione di organi e tessuti. Stefania Specia, presidente di Ape-Avis progresso ematologico, associazione nata a Castelfranco e che oggi conta decine di Avis e l’affiliazione ad Avis nazionale, ha, infine, ringraziato tutti coloro che stanno sostenendo la ricerca scientifica sulle cellule staminali applicata alle malattie del sangue. La cerimonia è proseguita con la consegna delle benemerenze ai donatori che hanno raggiunto vari traguardi di donazioni.