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Pero di Breda, l’antico stendardo restaurato

Già appartenuto alla Pia unione delle figlie di Maria, giaceva ormai in disuso da decenni nei ripostigli della sacrestia della parrocchia. Un autentico pezzo d’arte, raffigurante la Vergine, ricamato a mano su telo di seta con filo d’oro, che le monache cistercensi del monastero dei santi Gervasio e Protasio di Vittorio Veneto hanno riportato all’iniziale, stupendo, splendore
17/05/2024

Un’iniziativa davvero nobile quella di restituire alla comunità un preziosissimo pezzo d’arte, che va ascritta al merito di chi ha avuto l’intuizione e la capacità di sostenerne un lungo e costoso lavoro di restauro. Parliamo dello stendardo già appartenuto alla Pia unione delle figlie di Maria, che giaceva ormai in disuso da decenni nei ripostigli della sacrestia della parrocchia di Pero. Un autentico pezzo d’arte, raffigurante la Vergine, ricamato a mano su telo di seta con filo d’oro, che le monache cistercensi del monastero dei santi Gervasio e Protasio di Vittorio Veneto hanno riportato all’iniziale, stupendo, splendore in oltre un anno di certosino e intenso lavoro. Per dovere di cronaca, va detto che le suore, essendo stato chiuso nel frattempo il monastero vittoriese e trasferitesi ad Agrigento, hanno completato il loro lavoro proprio nella sede siciliana.

La Pia unione delle figlie di Maria è stata una associazione di ispirazione mariana il cui scopo era quello di impartire una educazione religiosa e morale alle giovani. Nata nel 1864, ed elevata al grado di associazione primaria da papa Pio IX nel 1866, si diffuse in tutt’Italia e pure all’estero; nel 1922 si contavano ben diecimila pie unioni, con oltre un milione di giovani iscritte. Pero non ne rimase esclusa. Negli archivi parrocchiali, è presente una lettera che il santo sacerdote di allora, don Antonio Asti, inviò alla curia per averne il decreto di costituzione, nel dicembre del 1887.

Lo stendardo, che costituiva simbolo dell’associazione, veniva portato nelle solenni processioni, quale attestazione devozionale, fino ad alcuni decenni fa, quando si smisero tali simboli. Abbandonato in un ripostiglio, rischiava di andare irrimediabilmente perduto, ed è stato appunto recuperato grazie a una famiglia del paese. Lo stendardo riporta in calce la scritta latina: Pia Unio filiarum M.V. I. (Maria Vergine Immacolata) de Pjro. Essendo maggio il mese dedicato a Maria, il prezioso pezzo d’arte verrà posizionato nella chiesa parrocchiale, per diventare oggetto di preghiera e venerazione e, perchè no, di ammirazione artistica. (Remo Cattarin)

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