Penso che molti, come me, siano rimasti inizialmente un po’ sorpresi dalla elezione al pontificato del...
Preganziol, comunità in festa per i cento anni della chiesa

Domenica scorsa, grande festa a Preganziol, in occasione del centenario della dedicazione della chiesa parrocchiale, dedicata a Sant’Urbano.
L’anniversario secolare è stato anticipato da una serata storica artistica (16 maggio) su sant’Urbano e la chiesa dei suoi tempi, condotta dalla professoressa Tatiana Radaelli e dai professori Quirino Bortolato e don Paolo Barbisan. C’è stato, poi, un secondo appuntamento, dedicato alla musica sacra (23 maggio) con i maestri Giovanna Maccatrozzo, Ursula Salvadori, Marco Rinaldi, Andrea Palù, Angelisa Pizziol, Lorenza Loro e Thomas Weissmuller; un ulteriore appuntamento è stato vissuto sabato 24 maggio, con un pomeriggio dedicato ai bambini e ragazzi dai 7 ai 13 anni con giochi e merenda, animato dal gruppo Agesci Preganziol – Dosson, e con la tombola di sant’Urbano organizzata dalle catechiste.
Domenica, per la festa patronale di Sant’Urbano papa e martire, la celebrazione che ha coronato i festeggiamenti, presieduta da mons. Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo emerito di Udine, e concelebrata, tra gli altri, dal parroco, don Gabriele Bittante. “Monsignor Andrea Bruno conosce bene questa comunità”, ha detto il parroco, nel ringraziare mons. Mazzocato, originario della vicina Frescada.
Ha proseguito don Gabriele: “Ringrazio i sacerdoti convenuti e quanti, non potendo essere presenti, ci hanno comunicato la loro vicinanza e la partecipazione con il cuore alla festa della nostra comunità. Ringrazio, inoltre, la nostra sindaca, Elena Stocco e l’Amministrazione comunale che rappresenta, che condivide sempre gli appuntamenti speciali della nostra parrocchia”.
La festa del santo Patrono e del centenario della consacrazione della chiesa, ha continuato il parroco, “è l’occasione per rinnovare il nostro impegno a essere protagonisti e responsabili nella costruzione di questa comunità di fratelli nella fede, che il Signore ha piantato in questo nostro territorio. Questo luogo e la sua storia ci ricordano che siamo eredi di grandi doni di fede e di vita che nel corso dei secoli tante donne e uomini di buona volontà ci hanno testimoniato e trasmesso”.
Ha concluso don Bittante: “Vogliamo rendere grazie al Signore, per tutti coloro che nel corso del tempo hanno servito in diversi modi questa comunità, i laici, le suore Francescane di Cristo Re, le associazioni, e i tanti sacerdoti che qui hanno vissuto il proprio servizio pastorale, come parroci o cappellani, in modo particolare monsignor Antonio Romanello che, al termine di importanti lavori di abbellimento della chiesa, chiese al beato vescovo Longhin di celebrarne la consacrazione”.
Dopo la messa, c’è stato il pranzo comunitario, grazie alla collaborazione con il Gruppo alpini di Preganziol e gli educatori dell’Azione cattolica.