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Villorba, il sindaco Soligo: “Così è decollato il Progetto giovani”
A Villorba il “Progetto giovani” è ripartito con grande entusiasmo, dopo i buoni risultati degli anni precedenti. Si propone come uno spazio di aggregazione giovanile con attività e laboratori creativi, pensati per ragazzi tra gli 11 e i 14 anni. Abbiamo quindi intervistato il sindaco, Francesco Soligo, che ci ha spiegato dettagliatamente le caratteristiche di questo progetto, che l’Amministrazione considera un suo fiore all’occhiello.
Che cos’è il “Progetto giovani Villorba”?
Inizialmente era nato per quei giovani che non avevano attività sportive dopo la scuola, ma che praticavano sport da strada o street art. L’intenzione era quindi quella di portarli in un ambiente “protetto”. Da quando ho preso in mano personalmente il progetto, le unità sono salite da 20 a quasi 350, e abbiamo creato un luogo che è quello di villa Giovannina dove è stato realizzato un vero e proprio skate-park. Siamo, poi, partiti con il parkour, con il corso di tatuaggi e di fumetti manga, tutte tematiche che interessano ai giovani d’oggi.
Quali sono gli obiettivi?“L’obiettivo è quello di avere in un luogo ampio più giovani possibili, portarli a conoscersi anche tra le varie provenienze, in modo che possano avere un confronto, scambiarsi le loro idee, ma anche realizzarle.
All’iniziativa collabora anche una cooperativa.
Quest’anno abbiamo affidato il progetto alla cooperativa Kirikù, degli operatori di strada che vanno a intercettare i ragazzi “a rischio”, in modo da fargli trascorrere del tempo insieme ad altre persone.
Quanto è importante per l’Amministrazione comunale la vita dei giovani e la creazione di questa tipologia di progetti?
Questo tipo di progetti è per noi importantissimi e determinante per il nostro futuro. Per l’Amministrazione è assolutamente rilevante la tematica dei giovani, delle loro idee e problematiche. All’inizio del progetto mancava la voce dei ragazzi; abbiamo, quindi, fatto un sondaggio, per capire cosa interessava ai giovani e quindi cosa fare a Villorba. Abbiamo messo in atto i risultati di questo sondaggio e l’iniziativa è esplosa. I ragazzi, perciò, vanno ascoltati e bisogna ragionarci assieme, appoggiandoli nelle loro necessità, perché non tutti vanno a giocare a calcio o pallavolo. In questo modo contrastiamo anche il disagio giovanile, poiché molti giovani compiono atti vandalici a causa della noia che provano.