La situazione dei palestinesi nella striscia di Gaza (ma anche in Cisgiordania), è sempre più drammatica...
Inizia la scuola con tante novità

Un anno scolastico che parte con tante novità. Molte entreranno subito, altre partiranno dal prossimo anno. Il 6 giugno è stata pubblicata la legge di conversione 79/2025 del Decreto scuola Pnrr. L’intenzione è quella di rafforzare l’autorità della scuola e dei docenti e di investire nell’inclusione e nell’innovazione. Vengono definite norme stringenti contro i diplomifici, vengono inclusi nelle graduatorie per le immissioni in ruolo anche i cosiddetti idonei, ovvero coloro che avevano superato il concorso, ma non erano entrati in posizione utile. In precedenza, scaduto il concorso, perdevano ogni possibilità di assunzione.
Si investe sui dirigenti scolastici e si stanziano 820 milioni per gli asili nido. Si insiste sugli Istituti tecnici superiori, gli Its Academy. Si fatica ogni anno a riempirli e così ecco delle borse di studio simili a quelle universitarie. Prevista da questa legge, ma scatterà il prossimo anno, la riforma degli istituti tecnici che li legherà di più agli Its Academy e allo sviluppo delle competenze digitali.
Arrivano i nuovi programmi. Tutti gli istituti sono chiamati a definire come verranno implementate le nuove indicazioni nazionali del primo ciclo, dalla primaria alla secondaria di primo grado. Il cambiamento principale riguarda l’insegnamento della storia, che avrà un ruolo decisivo nella “costruzione di una identità nazionale”, largo agli eventi del Risorgimento e al processo di unificazione nazionale. L’obiettivo da raggiungere è che lo studente al termine della terza media abbia chiaro l’arco temporale in Italia dai Greci ai Romani, all’Umanesimo e al Risorgimento.
Il Ministro, con questa riforma, dichiaratamente, vuole recuperare alcune pratiche, dalla scrittura in corsivo alla memorizzazione delle poesie, fino allo studio del latino, che viene considerato fondamentale per comprendere l’italiano, la sua grammatica e sintassi, e le basi della nostra cultura. Nessun obbligo per il latino, ma materia opzionale da attivare nell’ambito dell’autonomia scolastica. Nel corso di quest’anno scolastico le case editrici dovranno elaborare dei testi che introducano queste novità e che possano essere disponibili a partire da settembre 2026.
Nella stretta disciplinare rientra, invece, la Riforma del voto di condotta. Da quest’anno scolastico nella secondaria di primo grado il voto di condotta fa media e, quindi, allo scrutinio finale contribuisce a determinare la promozione o la bocciatura. Attenzione: il 5 alla secondaria di secondo grado, invece, porta direttamente alla bocciatura, chi prende 6 dovrà affrontare una prova di cittadinanza attiva, un elaborato: solo superando la prova a settembre passerà alla classe successiva. Discriminante, invece, per la valutazione dell’Esame di maturità, e non più di Stato: se non avrai almeno 9 in condotta niente punteggio massimo in sede di calcolo dei crediti. Obbligo della prova orale: non si potrà non sostenerla, anche se i crediti delle precedenti prove superano il voto minimo.
Educare alla cittadinanza, dunque, e severità contro il bullismo, il cyberbullismo e le violenze. Arresto in flagranza per genitori e maggiorenni che toccano un docente o un dirigente scolastico, quindi massima tutela al personale scolastico e anche in caso di lesioni lievi per il docente la pena parte dai 2 fino ai 5 anni di reclusione. Non solo repressione: per il ministro Giuseppe Valditara chi sbaglia non va escluso, ma responsabilizzato. Di fatto si rafforza una pratica già presente nelle scuole, quella di compensare eventuali sanzioni, che prevedono sospensioni o, comunque, penalizzazioni nel voto di condotta, con attività di cittadinanza solidale e volontariato. Le esperienze finora realizzate hanno dato ottimi riscontri.
Dovremmo citare tra le novità annunciate anche il divieto di smartphone anche alle superiori, se non fosse che le scuole nel nostro territorio già da tempo hanno stabilito regolamenti chiari e limitato l’uso dei cellulari a scuola.