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Progetto “Up town”nella Castellana, per rendere i giovani protagonisti

Prosegue con interessanti iniziative il progetto rivolto ai giovani della cooperativa La Esse nel territorio della Castellana. Si va dal gruppo di studio per ottenere la patente di guida, allo spazio giovani di Altivole, a una giornata di mercatino del baratto a Riese Pio X, dall’organizzazione di attività sportive alla promozione di iniziative culturali. Il tutto pensato, costruito e messo a terra dai ragazzi tra i 14 e i 18 anni dei Comuni di Castelfranco, Vedelago, Resana, Castello di Godego, Altivole, Riese Pio X, con la facilitazione della cooperativa sociale La Esse, che da anni si occupa di politiche giovanili. Il progetto “Up town” è finanziato dal Piano di Politiche giovanili della Regione Veneto, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione attiva e il protagonismo giovanile.
“Up town - spiega Alicia García Estebaran, educatrice coinvolta nelle diverse azioni - è un progetto di politiche giovanili che crea spazi e opportunità, per incontrarsi, confrontarsi, proporre iniziative e partecipare attivamente alla vita della comunità”. Uno spazio libero, dunque, dove esprimersi e incontrare altri ragazzi e ragazze per diventare protagonisti del cambiamento nel proprio territorio. “Crediamo nella possibilità di costruire occasioni per far sentire la propria voce, proporre idee e trasformarle in azioni concrete - spiega ancora Alicia -, è in questo modo che si può davvero fare la differenza”. Tra le diverse iniziative del progetto, avviato ancora all’inizio dell’anno e in conclusione a dicembre 2025, ci sono, appunto, un gruppo di giovani che, a luglio, si sono riunioni ad Altivole nei locali messi a disposizione del Comune per studiare per la patente; a Casa Riese, invece, a giugno è stato realizzato un “barattino”, giornata di scambio di oggetti, abbigliamento, e quant’altro, rivolta a tutta al comunità. “A Vedelago stiamo lavorando con un gruppo di ragazzi per organizzare, a settembre, un torneo di calcetto, anche in considerazione del fatto che il campo è stato sistemato. A Castelfranco, ci siamo ritrovati la scorsa settimana e abbiamo cominciato a costruire un progetto condiviso di attività”. A Castello di Godego è in programma, a settembre, il secondo incontro con il parroco, don Gerardo Giacometti, per mettere a fuoco alcune iniziative locali.
“Parallelamente, ci rivolgiamo anche i ragazzi delle scuole medie - prosegue l’operatrice -; supportiamo laddove ci sono i Consigli comunali dei ragazzi, per esempio a Vedelago. Mentre in altre scuole della castellana organizziamo attività di cittadinanza attiva”. Sono tutte occasioni per conoscere i giovani, far emergere dalla loro vocedi cosa vogliono occuparsi e come, costruendo, insieme, possibilità. Proprio per questo motivo, mettere a terra delle iniziative concrete richiede tempo, perché prioritaria è la partecipazione e il protagonismo delle persone coinvolte.
“Ora - conclude Estereban - stiamo anche lavorando a una mappatura del territorio, inserendoci nella rete delle associazioni e dei gruppi informali per conoscerci e conoscere i giovani, per sviluppare la rete di cui sempre si parla”.